"Usa antidepressivi?". E' bufera sulla Bbc per una domanda a Brown

Andrew Marr, noto giornalista della tv pubblica, chiede al premier del suo stato di salute. Rivolta dei laburisti

"Usa antidepressivi?". E' bufera  
sulla Bbc per una domanda a Brown

Centinaia di telespettatori protestano per l’invadenza delle domande, la Bbc difende il suo giornalista e Andrew Marr, uno dei volti più noti della tv pubblica non perde il suo aplomb e lapidario replica: «Non ho nessuna intenzione di scusarmi». È un corto circuito tra politica e giornalismo che ricorda molto gli affari di casa nostra quello che ieri ha rotto la noia della politica britannica facendo esplodere un caso nazionale, un caso che ha già aperto il dibattito sull’invadenza o la liceità delle domande da porre a un primo ministro.

Mentre il Labour vive una durissima crisi politica che con molta probabilità porterà il partito alla sconfitta e il premier Gordon Brown è nell’occhio del ciclone per le sue improbabili doti da leader, il giornalista di punta della Bbc gli domanda a bruciapelo durante l’intervista dal vivo per il suo Andrew Marr show: «Lei prende forse antidepressivi per tirare avanti?». Il premier sembra smarrito, il suo tono di voce basso - che ne tradisce le origini scozzesi - si abbassa ancora, poi la replica: «No, ma penso che questo sia il tipo di domande che stanno entrando troppo spesso nel lessico della politica britannica». Brown comincia a quel punto a parlare del suo stato di salute, smentendo le voci secondo cui la sua vista starebbe peggiorando e rischierebbe la cecità (il premier già non vede dall’occhio sinistro a causa di un incidente avuto da ragazzino durante una partita di rugby).

Ma l’intervista andata in onda domenica sera, mentre il Labour è a congresso e lotta contro i pronostici che danno ormai i Tory vincenti alle politiche di primavera, non solo ha fatto infuriare alcuni telespettatori, ma ha scatenato uno dei pesi massimi del governo laburista Peter Mandelson. «Assolutamente ridicolo» - ha tuonato il ministro per le Attività produttive - suggerire che Brown faccia uso di antidepressivi. Poi l’accusa di strumentalizzazione, di aver dato fiato ai detrattori del premier: «Abbiamo visto su Internet, sui blog, personaggi di estrema destra che cercano di far circolare queste falsità e queste voci, che sono completamente prive di fondamento». Poi l’attacco alla tv pubblica: «La cosa più sorprendente è che la Bbc, fra tutti, abbia deciso di dare credibilità a queste falsità».

La domanda di Marr si è trasformata immediatamente in un caso nazionale. Molti laburisti riuniti a Brighton, anche alcuni tra i detrattori di Brown, si sono uniti al coro di proteste. Troppo invadente e pretestuosa la domanda del giornalista. E pare che così la pensino anche molti telespettatori che hanno protestato con la Bbc, probabilmente toccati dalla risposta di Brown che ha ricordato l’incidente subìto da ragazzino.

Lui, il giornalista finito nella bufera, non torna indietro: «Certo che ho pensato bene alla domanda prima di farla. E ho deciso che fosse corretta, se no non l’avrei fatta», ha detto Marr. Poi la precisazione sull’autonomia editoriale del suo programma: «Mi viene data l’autorità di fare tutte le domande che ritengo appropriate». La Bbc difende il suo giornalista: «Andrew ha posto una domanda appropriata sullo stato di salute del leader di questo Paese». Ma la tv pubblica si rifiuta di precisare se è stata concordata con i vertici.

Il Guardian, intanto, lancia un dibattito on-line: «Ha fatto bene Marr a chiedere a Brown delle voci sugli antidepressivi?». I lettori fanno virtualmente a botte mentre Brown si prepara al discorso di oggi, probabilmente l’ultimo di un leader laburista al governo dal 1997.

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