Usa, l’Inter di Benitez ritrova Roberto Mancini

Sfida a Baltimora tra i nerazzurri e il Manchester City dell’ex tecnico che vuole Super Mario. Intanto Raiola dice che l'accordo per il trasferimento di Balotelli c'è. Ma chiede a Moratti di fare uno sconto allo sceicco. Contro l’Arsenal, il Milan acciaccato di Allegri

Usa, l’Inter di Benitez 
ritrova Roberto Mancini

di Stefano Fiore

Meno di un mese alla serie A e anche il precampionato di Inter e Milan si accende. Tra gli Stati Uniti e l'Inghilterra, Milano lancia la sfida alla Premier League con due amichevoli di lusso: i nerazzurri sfidano a Baltimora il Manchester City dell'ex Mancini per la Pirelli Cup mentre i rossoneri nel primo turno dell'Emirates Cup trovano l'Arsenal per un match da piani alti della Champions League. Suggestivo il ritorno in campo dei campioni d'Europa proprio contro l'allenatore protagonista dei primi scudetti di Massimo Moratti, importante la tappa londinese della squadra di Allegri che attraverso il quadrangolare londinese deve riscattare lo scivolone col Varese.

Contro il City doppio esordio per l'Inter, di casa negli Stati Uniti (sede del ritiro anche lo scorso anno): per la squadra e per Benitez, che ha deciso di evitare amichevoli morbide in vista di supercoppa italiana ed europea. Infatti il Manchester di Mancini punta al titolo inglese e per fare il salto di qualità ha fatto un mercato di alto livello: Tourè, Silva, Kolarov gli acquisti più costosi. E non è ancora finita, il caso emblematico è quel Mario Balotelli quasi fuori dall'Inter ma non ancora dentro al City. Ma Benitez non sembra turbato: «Noi non controlliamo il mercato, pensiamo a lavorare forte e i giocatori si stanno impegnando per eseguire ciò che chiedo». Il primo pensiero dello spagnolo è far tornare Eto'o centravanti puro al fianco di Diego Milito.

Proprio l'attaccante argentino ha assicurato che qualsiasi soluzione sceglierà l'allenatore, non ci saranno problemi: «Samuel l'anno scorso si è dovuto sacrificare per la squadra ma anche quando abbiamo giocato assieme abbiamo fatto bene». Secco il dribbling sulla questione che sta più a cuore alle squadre rivali: la pancia non è piena e non c'è pericolo di rilassatezza tra i giocatori: «Quella scorsa è stata un'annata indimenticabile. Ma siamo già pronti a guardare al futuro, non ci accontentiamo mai. Con Benitez ho parlato poco ma mi ha fatto una buona impressione» ha detto a Inter Channel. Il tecnico spagnolo può contare sulla rosa quasi al completo, manca solo Sneijder ancora in permesso per il matrimonio, perciò saranno prove di vera Inter.

In casa Milan il quadrangolare con Arsenal, Celtic e Lione servirà ad Allegri per capire a che punto è la squadra: tanta la voglia di riscattare la sconfitta di Varese ma soprattutto bisogna capire la condizione fisica del gruppo. I rossoneri si presentano a Londra con qualche problema di formazione per l'assenza di Ronaldinho a cui ieri si sono aggiunti quelle di Ambrosini, Pirlo e Inzaghi bloccati da affaticamenti muscolari. Il tecnico livornese non si è mostrato preoccupato al riguardo: «Nessun problema, preferiamo lasciarli a casa per non correre rischi: il nostro obiettivo è essere in forma per inizio campionato. L'Arsenal è una squadra importantissima, l'obiettivo è migliorare la condizione fisica e cercheremo di fare bene nonostante le assenze».

I dubbi di formazione si concentrano soprattutto sull'attacco, che potrà contare solo su Pato e Borriello (Huntelaar è ancora in vacanza) a cui sono stati aggregati i primavera Beretta e Verdi. Senza Ambrosini, i gradi passano a Gattuso.

Tra i convocati non figurano anche Jankulovski e Kaladze ma in questo caso è una scelta tecnica-economica: i due sono sul mercato e il Milan spera di convincerli ad accettare nuove sistemazioni per poi procedere ad eventuali nuovi acquisti come chiesto da Allegri anche ieri «servirebbe un innesto a centrocampo, un giocatore dinamico. Non faccio nomi ma credo che la società porterà a casa un buon giocatore».

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