Cresce nel 2011 il turismo enogastronomico che, con 5 miliardi di fatturato stimato, è l'unico segmento in costante e continua crescita nel panorama della vacanza Made in Italy. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che per più di un italiano su tre (35 per cento) dipende proprio dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali.
Il cibo - sottolinea la Coldiretti - è considerato dagli italiani l'ingrediente più importante della vacanza che secondo una ricerca Swg batte la visita a musei e mostre, (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento) e il gioco d'azzardo (2 per cento). «L'Italia è il paese - dice Coldiretti - può contare sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 228 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 505 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (331 vini Doc, 59 Docg e 119 Igt)».
Specialità nostrane - precisa la Coldiretti - che possono essere acquistate nella grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con oltre ai diciannovemila agriturismi, 63mila tra frantoi, cantine, malghe e cascine dove comperare direttamente dai produttori senza intermediazioni ma anche oltre 750 mercati degli agricoltori di «campagna amica» (www.campagnamica.it) organizzati dalla Coldiretti dove è possibile fare acquisti di prodotti genuini direttamente dal campo alla tavola alla tavola.
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