
Miliardi di persone in tutto il mondo stanno piangendo la morte di Papa Francesco ma non manca chi si approfitta del sentimento popolare per architettare una nuova truffa che sfrutta la voglia dei fedeli di notizie sul Pontefice. I social sono diventati il principale canale di informazione a livello planetario e sempre più persone utilizzano Facebook, Instagram e TikTok per aggiornarsi sui fatti salienti, compresa la morte del Papa. Un evento troppo ghiotto per chi è alla continua ricerca di nuove soluzioni per truffare il prossimo, come rivela uno studio condotto da Check Point Software Technologies Ltd, tra i fornitori leader di piattaforme di cyber security basate sull’intelligenza artificiale e cloud delivered.
Come funziona la nuova truffa su Papa Francesco? Prima di tutto, chi architetta l'imbroglio ha bisogno di attirare l'attenzione e per questo utilizza immagini realizzate con l'intelligenza artificiale, che in tal senso ha aiutato in maniera determinante i truffatori. Basta caricare immagini false e fare in modo che diventino virali o, comunque, comincino a girare sui social per ottenere il risultato desiderato, magari fornendo fake news sul pontefice, le solite "non ve lo dicono...", "cosa vi nascondono..." ecc. Gli utenti vengono spinti a cercare ulteriori informazioni tramite i motori di ricerca o a cliccare sui link incorporati nelle immagini o nei post. Da quelle pagine, gli sfortunati utenti vengono reindirizzati a siti web fraudolenti che hanno diversi scopi malevoli, dal furto di dati alle truffe finanziarie. In uno dei casi analizzati da Check Point, il link era nascosto in un sito web che proponeva notizie false su Papa Francesco. Nel momento in cui si clicca sul link, si viene reindirizzati a una falsa pagina di Google che promuoveva una truffa con carte regalo, una tattica comunemente usata per ingannare le persone e indurle a consegnare informazioni sensibili o a effettuare pagamenti.
Lo scopo è raccogliere dati dettagliati sugli utenti per lanciare successivamente campagne di phishing altamente mirate o per vendere queste informazioni sul Dark Web. Quali dati possono reperire? Pressoché tutti, dalle chiavi d'accesso bancarie a quelle di un qualunque sito al quale si è registrati, così come le specifiche del dispositivo.
È fondamentale prestare la massima attenzione ai siti che si utilizzano e che si visitano, fidandosi solamente dei siti di informazione noti e qualificati. Ma è altrettanto importante proteggere il proprio dispositivo e mantenere aggiornato il browser, evitando accurantamente le fonti sconosciute.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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