Per il secondo giorno consecutivo il Papa torna al Gemelli. Questa volta dovrà essere operato. Dunque la visita medica di ieri mattina era finalizzata a controlli in vista dell'intervento chirurgico previsto per oggi e annunciato dalla Sala Stampa della Santa Sede.
L'intervento
Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa vaticana, ha spiegato che il Papa sarà sottoposto ad un intervento di "laparotomia e plastica della parete addominale con protesi". Si tratta di un'operazine "concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre" che si sarebbe resa necessaria a causa di "un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti". Prevista una degenza di diversi giorni nel Policlinico romano. Nel primo pomeriggio, dunque, il Papa sarà operato in anestesia generale, proprio come non avrebbe voluto. Tempo fa, infatti, aveva confidato di non volersi operare al ginocchio dolorante proprio per timore dei postumi dell'anestesia. Ma evidentemente il laparocele rende obbligatoria l'operazione questa volta.
Udienza generale
Nonostante l'appuntamento del pomeriggio al Gemelli, Francesco non ha voluto mancare in piazza san Pietro per l'udienza generale del mercoledì mattina. Anzi, si è trattenuto fino all'ultimo per salutare i fedeli, compresi i novelli sposi. Nel corso dell'udienza, la sua attenzione è stata dedicata alla popolazione ucraina martoriata dalla guerra. Bergoglio ha chiesto di pregare per "la fine delle guerre nel mondo e specialmente per la cara e martoriata Ucraina". Inoltre ha invitato i pellegrini polacchi presenti a testimoniare Gesù con "l’esempio della vostra vita" e a preservare "nella carità cristiana e nel sostegno nei confronti degli ucraini". Parole che arrivano a conclusione della prima tappa della missione della Santa Sede affidata al cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che ieri e l'altro ieri è stato a Kiev e a breve potrebbe sbarcare a Mosca. Durante l’udienza generale di oggi, il Papa ha anche rivelato la sua intenzione di dedicare una lettera apostolica a Santa Teresa di Lisieux.
Nuovo ricovero
Il nuovo ricovero del Papa si annuncia più lungo dell'ultimo, quello di fine marzo dopo il problema polmonare che lo aveva colto sempre al termine di un'udienza generale e che aveva costretto la sua equipe medica a consigliargli di recarsi d'urgenza al Policlinico. Dunque Francesco non ci sarà per la messa e per la processione del Corpus Domini, così come avvenuto lo scorso anno. La sua salute desta preoccupazione anche perché il Pontefice argentino preferisce non riposarsi ed ha riempito di impegni l'agenda dei mesi prossimi. Un medico argentino con cui ha scritto un libro-intervista, Nelson Castro ha detto che "papa Francesco è un paziente testardo" e che "non è un paziente facile", perchè è una "testa dura", ma era stato rassicurante sul recupero del ginocchio. D'alta parte Francesco si è dichiarato convinto in un'intervista che la Chiesa si governi con la testa e non con il ginocchio. Lo aveva voluto dimostrare anche nel corso della sua ultima degenza quando aveva continuato a ufficializzare decisioni anche dall'appartamento del ricovero.
I problemi di deambulazione legati al ginocchio si dovevano anche all'impossibilità di un intervento risolutivo per la ferma opposizione di Francesco ad essere sottoposto all'anestesia dopo l'esperienza del luglio 2021 quando fu operato al colon dal professore Sergio Alfieri per una stenosi diverticolare sintomatica, sempre al Policlinico Gemelli che il suo predecessore Giovanni Paolo
II considerava la sua terza residenza dopo il Palazzo Apostolico e Castel Gandolfo. Un ospedale che Francesco, che spegnerà le ottantasette candeline a dicembre, è ora costretto a frequentare più spesso di quanto vorrebbe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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