Terzo giorno in ospedale per il Papa. Dopo l'operazione all'addome per un laparocele di mercoledì pomeriggio, continuano ad arrivare notizie confortanti circa la salute dell'illustre paziente. La comunicazione della Santa Sede, infatti, ha fatto sapere che il Pontefice sta bene ed è in miglioramento. Non solo: Francesco, oltre ad essere sveglio e pienamente cosciente, ha cominciato anche a muoversi.
Il bollettino
Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha fatto sapere in una nota che l'equipe medica del Policlinico Gemelli ha rilevato un quadro clinico "in progressivo miglioramento" sostenendo che "il decorso post operatorio è regolare". Il Papa, dunque, sta bene al punto che - ha informato Bruni - "dopo aver fatto colazione Sua Santita' ha iniziato a mobilizzarsi trascorrendo gran parte della mattina in poltrona" e questo "gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro". Anche dai resoconti di questi primi aggiornamenti sulla degenza al Gemelli emerge ancora l'immagine di un Pontefice stacanovista che non rinuncia a tenersi aggiornato e che non smette di governare la Chiesa dall'appartamento ospedaliero.
Una curiosità relativa alla notizia data da Bruni sull'attività di lettura dei quotidiani, con l'uso del plurale: nel 2018, visitandone la redazione romana, Francesco disse che Il Messaggero era l’unico giornale che leggeva. Qualche anno prima, in un'intervista al quotidiano argentino La Voz del Pueblo, confessò: "leggo solo un giornale, La Repubblica, che è un giornale per il ceto medio".
Il riposo tranquillo
Francesco ha trascorso la seconda notte in ospedale in tranquillità. Ieri pomeriggio, in occasione della Solennità del Corpus Domini, ha ricevuto l'eucarestia a letto. La messa all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro è stata presieduta dal cardinale italiano Mauro Gambetti, arciprete e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano. Nell'omelia, il francescano ha invitato i fedeli a pregare per la salute del Pontefice. Intanto, da tutto il mondo si moltiplicano i messaggi di vicinanza a Francesco: particolarmente significativo quello del patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo che ha augurato al Papa ''pronta e completa guarigione e un rapido ritorno'' al suo ministero. Vicinanza anche dall'Ucraina dal capo della Chiesa greco-cattolica, monsignor Sviatoslav Shevchuk che in una lettera ha inviato "l'augurio di pronta guarigione" assicurando "le nostre preghiere affinche' il Signore Le dia le forze per superare presto questo periodo di malattia e ritornare in piena salute", oltre ad esprimere "immensa gratitudine per il Suo instancabile impegno a favore della pace giusta nel nostro Paese e in tutto il mondo".
L'operazione
L'operazione a cui è stato sottoposto mercoledì pomeriggio dopo una tac effettuata nella mattina precedente è stata condotta dal chirurgo Sergio Alfieri e la sua équipe ed è stata necessaria a causa di un laparocele incarcerato in corrispondenza di una cicatrice di un precedente intervento chirurgico che stava creando al Pontefice dolore da tempo. La degenza prevista per interventi di questo tipo è di almeno 5-7 giorni.
Il dottor Alfieri, incontrando i giornalisti dopo la fine dell'operazione, ha invitato alla cautela ricordando che il Papa è "un signore di 86 anni, che ha già subìto quattro interventi chirurgici e recentemente è stato ricoverato per un'infezione polmonare". Dunque, per un riuscito recupero c'è bisogno di riposo e di rispettare ogni cautela.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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