La svolta del Sinodo: “Più donne nei seminari”

Nel documento finale viene richiesta una presenza significativa di figure femminili nella formazione dei futuri sacerdoti

La svolta del Sinodo: “Più donne nei seminari”
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Si conclude la seconda sessione ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Francesco ha annunciato di non voler pubblicare un'esortazione apostolica post-sinodale, preferendo far valere sin da subito il documento finale dei padri sinodali. Un testo che il Papa ha definito "un dono". Bergoglio ha anche detto che la rigidità è un peccato e che la Chiesa deve accogliere tutti, sostenendo anche che "male fanno gli uomini e le donne di Chiesa che ergono dei muri".


Il ruolo delle donne nella Chiesa

La questione del ruolo delle donne nella Chiesa è stata al centro dei lavori sinodali. Il documento finale ne tiene in considerazione. Tra le novità più rilevanti che emerge nel testo c'è la richiesta di "una presenza significativa di figure femminili, un inserimento nella vita quotidiana delle comunità e l'educazione a collaborare con tutti nella Chiesa e a praticare il discernimento ecclesiale". È passata, dunque, l'istanza diretta a chiedere che anche le donne siano coinvolte nel processo di formazione dei sacerdoti. Un passaggio non apprezzato da tutti: il paragrafo ha ottenuto la maggioranza qualificata ma ha riscosso anche 40 "no". Un approdo previsto perché in uno dei gruppi di studio era già inserita la revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in prospettiva sinodale missionaria. Su questo tema, il cardinale Jean Claude Hollerich, relatore generale al Sinodo dei Vescovi, ha detto che "i seminaristi ne avranno un grande beneficio".

Diaconato

La questione femminile è stata protagonista anche con il dibattito sul diaconato. Non sono mancate pressioni sui padri sinodali per aprire questo fronte. Nella parte relativa al tema, il testo riporta che "anche la questione dell'accesso delle donne al ministero diaconale resta aperta. Occorre proseguire il discernimento a riguardo". Come prevedibile, questo punto ha incassato il maggior numero di no: ben 97. Inoltre, la maggioranza dei padri sinodali hanno voluto che nel documento finale venisse stabilito che "non ci sono ragioni che impediscano alle donne di assumere ruoli di guida nella Chiesa: non si potra' fermare quello che viene dallo Spirito Santo". Che si arrivasse a quest'esito lo si era capito da quando il cardinale prefetto del dicastero per la dottrina della fede, l'argentino Víctor Fernández aveva dichiarato che “il diaconato femminile sarà oggetto di un studio più approfondito” rassicurando che la porta non era ancora chiusa.
Nei giorni scorsi era stato diffuso un audio del porporato in un incontro con un centinaio di partecipanti del Sinodo in cui il prefetto rassicurava che si sta tenendo conto delle esperienze già in atto che vedono donne incaricate di guidare le comunità.

Sul ruolo delle donne nella Chiesa, il documento finale ha anche affermato che "le donne contribuiscono alla ricerca teologica e sono presenti in posizioni di responsabilità nelle istituzioni legate alla Chiesa, nelle Curie diocesane e nella Curia Romana. Ci sono donne che svolgono ruoli di autorità o sono a capo di comunità".

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