«Inutile negarlo, siamo un po tutti col fiato sospeso. Se non piove in questo fine settimana le viti subiranno un inevitabile stress idrico». Arturo Ziliani, enologo di casa Berlucchi, in quel di Borgonato, non nasconde la sua preoccupazione. Questo caldo così persistente, questa siccità e queste temperature così elevate stanno mettendo a rischio la vendemmia in Franciacorta la prima che si tiene in Lombardia in ordine di tempo. «Tanto più - continua Ziliani - che cè stato freddo fino a maggio con conseguente ritardo di maturazione degli acini e poi si è passati a questo caldo intenso che non giova alla salute delle piante. Speriamo in bene, perché finora lannata è stata ottima: basterà un po di pioggia e avremo uno spumante coi fiocchi».
È preoccupato anche Silvano Brescianini, lesperto di Barone Pizzini, etichetta di grande qualità in Timoline, che fa dellagricoltura biologica il suo fiore allocchiello. «Deve piovere al più presto perché le viti sono già in sofferenza con grappoli che stentano a crescere. Ma la partita è ancora aperta e finora lannata è stata più che buona, aspettiamo la pioggia di SantAnna, come si dice da queste parti, altrimenti dovremo ricorrere anche noi allirrigazione artificiale».
Un po più ottimista ma con lo sguardo sempre rivolto al cielo è Luca Barzanò, titolare con mamma e sorella delleccellente cantina Il Mosnel, in quel di Camignone. «Finora le piante hanno tenuto bene, ma serve al più presto una bella pioggia perché le riserve idriche sono scarse».
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