Fioccano le anteprime sui capolavori che verranno esposti dal 18 al 27 marzo alla nuova edizione di Tefaf, la più importante fiera di arte antica e moderna che si svolge a Maastricht. Tra le opere in arrivo, spicca un magnifico dipinto di Pierre-Auguste Renoir del 1874: «Femme cueillant des Fleurs». Il capolavoro appartenente ai primi anni dell'Impressionismo verrà messa in vendita a 15 milioni di Dollari USA da Dickinson una delle gallerie leader mondiali. L'opera, raffiugurante una donna che coglie fiori, ritrae Camille Monet, prima moglie di Claude Monet, grande amico di Renoir, che tragicamente morì giovane. L'opera è messa in vendita, attraverso Dickinson, dalla Sterling and Francine Clark Art Institute con sede negli Stati Uniti, per rafforzare altre aree della sua collezione. «Femme cueillant des Fleurs» porta la data di un periodo cruciale e riporta inoltre alla memoria una triste storia di feroce gelosia da parte della seconda moglie di Monet nei confronti della prima. Camille Doncieux aveva 18 anni quando nel 1865 incontrò Monet e subito ne divenne l'amante e modella per numerose opere che l'artista dipinse in quei primi anni. A causa delle sue umili origini il padre di Monet non ne volle sapere di accoglierla in famiglia, ma malgrado ciò la coppia convolò a nozze nel 1870. Monet e Renoir ebbero un rapporto d'amicizia che duro' tutta la vita, ma negli anni tra il 1866 and 1875 furono particolarmente intimi, tanto da dipingere spesso insieme, mettendo i rispettivi cavalletti uno accanto all'altro. Camille è presente in diversi loro dipinti, incluso Femme cueillant des Fleurs, che appunto riporta la data di questo periodo così importante nell'evoluzione dell'impressionismo. Viene dipinta in piedi mentre stringe un mazzo di fiori appena colti in un campo vicino a St Cloude, alle porte di Parigi. Per poter tenere i fiori, ha appoggiato il suo parasole sul prato. Camille si ammalò l'anno dopo che Renoir aveva dipinto quest'opera. Nel 1879, all'età di 32 anni, morì dopo l'aggravarsi del suo stato di salute in seguito alla nascita del secondo figlio Michel. Per gelosia la seconda moglie di Monet, Alice Hoschedé, distrusse tutto quanto poteva essere legato al ricordo di Camille. Solo una fotografia (qui a lato) è sopravvissuta a questa purga.
Scattata in Olanda nel 1871, è rimasta in una collezione privata di cui Alice non conosceva l'esistenza. Possiamo quindi affermare con certezza che questa affascinante ed enigmatica figura della storia dell'Impressionismo è giunta fino a noi soltanto grazie ai dipinti per i quali ha posato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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