Tredici giorni, 12 ore e 47 minuti: con questo tempo Andrea Mura e Riccardo Apolloni, a bordo dell’open 50 «Vento di Sardegna» (progetto Felci Yachts), hanno stabilito il nuovo record di percorrenza per monoscafi della Two Handed Transatlantic Race (Twostar), regata oceanica di 2.786 miglia organizzata dal Royal Western Yacht Club e partita da Plymouth il 3 giugno scorso con arrivo a Newport (Usa). Il precedente record risaliva al 1994, fissato con 15 giorni e 31 minuti, dal 60 piedi Cherbourg Technologies. Mura e Apolloni sono i primi italiani a vincere questa leggendaria regata: una vittoria sia in tempo reale (che vale dunque la prestigiosa «line of honours») sia in tempo compensato.
I due velisti diventano così anche il primo equipaggio italiano a conquistare il record di percorrenza. Con questo risultato e dopo il trionfo del 2010 nella Route du Rhum, Mura si conferma tra i protagonisti assoluti della vela oceanica internazionale. «Siamo esausti ma felici – hanno dichiarato Mura e Apolloni appena tagliato il traguardo, dove erano attesi dal comitato di regata presieduto da Norm Bailey, International Liaison Officer ed ex Commodoro del Newport Yacht Club. Il nostro - ha proseguito Andrea Mura - è un risultato di prestigio per la vela e lo sport italiani, realizzato con una barca italiana “vecchia” di 12 anni ma costantemente rinnovata, con vele italiane realizzate dalla Veleria Andrea Mura, una preparazione tutta italiana e il contributo di tante aziende che hanno messo a nostra disposizione la loro tecnologia per consentirci di navigare serenamente e in assoluta sicurezza, in particolare Intermatica. Questa vittoria la dedichiamo a tutti loro e a tutti coloro che hanno reso possibile questa vittoria. Voglio anche ringraziare – ha aggiunto Mura – il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che ha sempre creduto in me, il presidente del Cagliari Massimo Cellino, il mio sponsor storico Argiolas Formaggi e la già citata Intermatica che mi sostiene anche da un punto di vista tecnico e della sicurezza con i suoi prodotti per la comunicazione satellitare».
L’avvicinamento al traguardo di Newport è stato molto impegnativo – ha aggiunto Apolloni - per la presenza di numerosi pescherecci, spadare e nasse per aragoste e granchi. Gli strumenti che avevamo a bordo ci hanno consentito durante la notte di evitare problemi di ogni tipo.
Grazie all’Ais abbiamo potuto rilevare ed essere rilevati da tutte le barche che ne erano dotate e che incrociavano nella zona. Ovviamente avevamo anche il radar. Per l’avvistamento di pedagni e boe è stata fondamentale la telecamera termica Raymarine». Anche Automobili Lamborghini ha contribuito al successo come partner tecnico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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