Da aree abbandonate e in stato di degrado a «giardini condivisi». È questo il senso di un progetto sperimentale che permetterà di avviare la riqualificazione a verde di aree comunali attualmente inutilizzate, grazie alla partecipazione delle associazioni. La delibera approvata dalla Giunta comunale prevede, infatti, il coinvolgimento dei cittadini nellallestimento e nella manutenzione di spazi urbani convertiti a giardini condivisi.
Aiuole spelacchiate, giardini abbandonati, spazi un tempo verdi e ormai desertificati potranno finalmente essere adottate dai cittadini per tornare allantico splendore. Potranno infatti ospitare giardini, fiori di ogni tipo, o diventare orti, purché biologici. Saranno i consigli di zona, grazie anche ai suggerimenti del quartiere a mappare le aree verdi da riqualificare che poi verranno assegnate a volonterosi milanesi con il pollice verde. Doppio il vantaggio delliniziativa: rendere più bella la città, agevolando la socializzazione, tra cittadini, a costo zero per il Comune.
«Lancio un appello ai cittadini affinché sfruttino questa preziosa occasione per prendersi cura della città, adottando uno spazio e portandovi il verde - il messaggio dellassessore al Demanio Lucia Castellano -. Abbiamo attinto allesperienza positiva di altre grandi città europee come Parigi, e avviato questo importante progetto sperimentale anche grazie al supporto delle associazioni di giardinieri che ci aiuteranno a promuoverlo. Sarà un modo per sottrarre al degrado e allabbandono spazi altrimenti inutilizzati, e favorire momenti di incontro e socializzazione nei quartieri, soprattutto periferici. Il tutto senza alcun costo per lamministrazione comunale».
«È un progetto molto importante perché punta a recuperare spazi abbandonati della città, riqualificandoli con iniziative ecosostenibili. Un ruolo determinante spetta alle Zone che dovranno facilitare le associazioni nelluso degli spazi e seguire lattuazione dei progetti con riunioni periodiche. Contiamo molto sulla collaborazione dei cittadini, dai quali ci aspettiamo idee innovative di cui Milano ha bisogno» il commento dellassessore al Decentramento Daniela Benelli.
Le convenzioni con le associazioni di cittadini avranno la durata minima di 1 anno e massima di 3 anni.
I giardini condivisi verranno utilizzati per il giardinaggio, ornamentale o orticolo, con particolare attenzione allaspetto ecologico: saranno consentite solo pratiche biologiche, biodinamiche, ecosostenibili e vietato luso di pesticidi, diserbanti, sementi Ogm.
Nel giardino saranno vietate aree ad uso privato, anzi dovranno essere realizzati spazi a coltivazione collettiva per favorire la socializzazione e la coesione sociale. A tal fine, durante il primo anno, lamministrazione organizzerà eventi e iniziative aperte ai cittadini nei vari giardini.
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