Altro che dottor Jekill e Mister Hyde, Veronica ne ha tante di
personalità. La ragazza rubacuori del "Grande fratello" a volte
sembra dolce come una gattina, altre dura come il ghiaccio,
altre una coatta romana, altre una povera vittima delle
ingiustizie della vita. Uscita due lunedì fa dalla Casa di
Cinecittà, è stata tenuta segregata una settimana in albergo,
per «riutilizzarla» in «puntata» l’altra sera, prima di darla
in pasto ai talk pomeridiani e mattutini, ai giornali e ai
siti, tra cui il nostro.
Veronica, per chi non lo sa, è la ragazza romana di 24 anni,
che dentro il reality di Canale 5 si è distinta per aver
flirtato con quattro o cinque ragazzi più una collega dello
stesso sesso, Sarah. Per amor di verità, con nessuno di questi
è mai andata oltre il bacio, però il suo atteggiamento
provocante ha indignato una buona fetta di pubblico che segue
il programma. I quattro maschietti caduti - si fa per dire -
nella sua rete (Marco, Daniele, Massimo e Mauro), sono tutti
arrabbiati con lei. Loro dicono di essere stati presi in giro,
lei di non aver fatto nulla di male, che «quelli» sono tutti
grandi e grossi.
Allora, Veronica, il pubblico, mentre era dentro la Casa di
Cinecittà, si chiedeva come mai lei si comportasse in questo
modo, perché avesse bisogno di circuire i ragazzi per trovare
un suo modus vivendi nel reality, come se mancasse di una sua
personalità.
«Io so che ho fatto tanti errori. E ne conosco anche i motivi.
Vado sempre in cerca dell’affetto maschile a causa dei problemi
che mi porto dietro da quanto ero bambina».
Cioè, i problemi che ha avuto con suo padre. È stata una figura
assente?
«In realtà lui non era fisicamente assente. Abitava con noi e
con mia madre. Però ha avuto dei brutti periodi, per cui non
poteva badare a me».
Quali problemi?
«E’ stato tossicodipendente. Ha lottato molti anni contro la
droga. E mia madre gli è stato sempre accanto e lo ha aiutato a
venirne fuori».
Però poi i rapporti con suo padre sono migliorati. Ma lei è
rimasta ancorata a quel dolore...
«Mi sono fatta molto male durante l’adolescenza, ho frequentato
gente sbagliata, ho sofferto anche di anoressia. Facevo tutto
per attirare l’attenzione dei miei genitori, ora va tutto
meglio».
È stata molto contenta che suo padre le ha parlato mentre era
nella Casa...
«Sì, mi ha rincuorata molto. E anche la permanenza nella casa
mi ha fatto riflettere e mi ha fatto capire molte cose su di
lui. Penso che ora le cose andranno ancora meglio».
E che pensa di tutti quei ragazzi della Casa che non la
sopportano?
«Il peggio possibile. O non mi hanno capita o sono falsi. Il
peggiore è Mauro: è un finto, un ipocrita, un giocatore senza
cuore».
Ma agli spettatori piace moltissimo, hanno creato pure un fan
club con tantissimi iscritti per lui...
«Secondo me non è stato capito bene, noi che stavamo dentro la
Casa invece vedevamo bene come si comportava».
E Sarah? Tutti si chiedono se tra voi ci sia una relazione
omosessuale...
«Io a Sarah voglio molto bene. Nei suoi confronti c’è una forma
d’amore. Per una volta nella vita ho sentito un sentimento
forte per una persona che non mi chiedeva nulla in cambio, mi
sentivo libera di poterla amare e mi sono abbandonata a lei.
Questo non vuol dire che ci sia una relazione sessuale».
Lei finora ha fatto la maestra d’asilo e la cubista in
discoteca, due mestieri decisamente all’opposto...
«Sì, ma la ballerina la facevo solo per arrotondare lo stipendio. Mi piacerebbe continuare a lavorare con i bambini».
Potrebbe lavorare con Sarah che fa la playmate?
«Non ci ho mai pensato, ma non mi dispiacerebbe».
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