"Il vescovo mi ha rivelato che il noto faccendiere..."

"Il vescovo mi ha rivelato che il noto faccendiere..."

Ecco il «rapporto informativo riservato» su Francesco Pazienza scritto dall’allora pm di Bergamo Di Pietro il 15 gennaio del 1985. Il documento è indirizzato al procuratore della Repubblica di Bergamo.

«Mi è doveroso portare a Sua conoscenza alcune informazioni che ho avuto modo di acquisire sul conto del nominato in oggetto (Francesco Pazienza, ndr), noto latitante e sul cui capo pendono i seguenti provvedimenti restrittivi (...). Giorni addietro, mi sono recato - in viaggio di diporto ed in occasione delle ferie natalizie nelle isole Seycelles (è Di Pietro che scrive così, ndr) e precisamente nell'isola Mahé, capitale di detto Stato. Dopo alcuni giorni, sono stato contattato da una persona di fiducia del vescovo, capo spirituale della chiesa cattolica nello Stato delle Seycelles. In sostanza quella autorità, venuta a conoscenza che nell'isola si trovava un magistrato italiano chiedeva un colloquio per scambiare alcune informazioni di cui era a conoscenza. Ho accettato l'invito e ho così conosciuto Monsignor Felix Paul, Evache, domiciliato a...tel.... Costui, durante il colloquio (in cui- in sostanza - intendeva sfogarsi sul comportamento poco cristallino di alcuni italiani ivi abitanti e sui loro contatti poco chiari con le autorità dittatoriali di quel paese) mi riferiva tra l'altro: 1) Che nell’agosto 1984 in quell’isola aveva fatto la sua comparsa tale sedicente Francesco Donati, italiano, il quale si era subito ben introdotto con le autorità locali e ciò grazie alla presentazione che a questa era stata fatta da un altro italiano, vera eminenza grigia dell'isola e legato da strettissimi rapporti di affari con le autorità politiche del luogo(principalmente France Albert Renè presidente della Repubblica , Ogilvy Berlouis ministro della Difesa, Jaques Hodoul Ministro degli Affari esteri); 2) Precisava che tale italiano si chiamava Giovanni Mario Ricci (di cui dirò in seguito); 3) Riferiva altresì, che dopo qualche mese- intorno all’ottobre 1984 - il Capo della Polizia dello Stato delle Seicelles - membro dell’Interpol - tale James Pillay (con cui il Vescovo sarebbe in buoni rapporti), faceva arrestare il suddetto Francesco Donati in quanto era venuto a conoscenza che costui in realtà corrispondeva al noto latitante italiano Francesco Pazienza ed avrebbe avvertito del fatto l'Autorità Italiana; 4) Sempre secondo il racconto del vescovo, dall’Italia sarebbe immediatamente partito un aereo dei servizi segreti per prelevare il Pazienza ma, nel frattempo, per ordine dello stesso Presidente della Repubblica France Albert René - e su pressione di qualcuno dell’area di Mario Ricci - il Pazienza sarebbe stato rilasciato, tanto che, all’aereo dei servizi segreti italiani sarebbe stato dato il placet di atterrare solo dopo la partenza dall'isola del Pazienza; 5) Questa procedura - secondo quanto riferito dal prelato - non sarebbe andata giù all’allora capo della Polizia James Pillay il quale per questa ragione si sarebbe dimesso dalla carica. Ed in effetti, in quel periodo vi è stato un cambio della guardia in tale mansione ed il posto è stato da allora occupato da tale Max Fontaine; 6) Su mia domanda, mi riferiva, infine, di essere a conoscenza che il precitato Francesco Pazienza poteva trovarsi attualmente ancora nella zona e precisamente in un’isola facente parte dell’arcipelago delle Seicelles e cioè nell'isola di D’Arros del gruppo delle Amirante Island. Questa isola, molto piccola è di proprietà della nipote dello ex scià di Persia Reza Palawi, la quale - volente o nolente - deve tenere buoni rapporti con le autorità locali per ovvie ragioni. L’isola si presterebbe molto bene alla copertura di un ricercato in quanto ha un aeroporto privato, vi è un aereo privato (con pilota inglese) ed un motoscafo d’altura.

Il prelato non ha voluto precisarmi le fonti delle sue informazioni, in quanto, a suo dire, sono diverse ed, anzi, mi ha pregato la massima discrezione in quanto sarebbe già stato fatto oggetto di pesanti minacce da parte dei cosiddetti «Squadroni dell’Armeé», sorta di giustizieri responsabili di diversi fatti delittuosi avvenuti nell’isola ed aventi la copertura ufficiosa del regime locale, fortemente dittatoriale a seguito del colpo di stato ivi avvenuto anni addietro (...).

A seguito di queste informazioni ricevute, ho ritenuto mio dovere sapere qualcosa di più ed ho svolto delle riservate indagini, al fine di individuare almeno la «copertura italiana» di cui il Pazienza doveva aver necessariamente goduto in loco. Sono così venuto a conoscenza che: a) nel corso del 1984 - con il falso nome di Francesco Donati - il Pazienza si era recato almeno tre volte a Mahé (Seicelles) e precisamente una volta nell'agosto del 1984, una nell'ottobre 1984 e l'altra nel dicembre '84; b) Già dall’anno precedente - però - il Pazienza aveva iniziato a frequentare l'isola ivi accompagnato e presentato al Mario Ricci da un amico comune, tale Papa, forse avvocato, siciliano, di circa 60 anni, di corporatura larga, piccolo di statura, prendendo alloggio presso l’Albergo Equator di Mahé: lo scopo sarebbe stato di concludere delle trattative (in unione appunto al Ricci ed al Papa) con il governo delle Seicelles per lo sfruttamento della pesca e della case da gioco); c) all’arrivo alle Seicelles, nell’agosto 1984, il Pazienza, fortemente preoccupato di essere individuato, preferì non alloggiare in albergo ma preferì dimorare, unitamente alla propria madre che lo accompagnava, presso un'italiana, amica di famiglia tale Annamaria Rossi; d) Saputo ciò, ho fatto in modo di incontrare la suddetta Rossi naturalmente non rivelando la mia identità, ma semplicemente come turista italiano che scambiava volentieri qualche parola nella madrelingua.

Nell’occasione vi erano diversi italiani dimoranti nell’isola ed una di costoro chiese alla Rossi che fine aveva fatto il Francesco Donati “che era da un po’ che non si vedeva” ma costei, immediatamente rispose: “Ti prego, non fare il nome di Dio invano !”; e) Mi è stato confermato che il Pazienza unitamente alla madre si era rifugiato nell’agosto 1984 presso l’abitazione della Annamaria Rossi. Costei (che sono riuscito anche a fotografare con uno stratagemma) è un medico italiano di circa 50 anni, dipendente del Ministero degli Esteri ed assegnata - in esecuzione del piano per la cooperazione tecnica con i Paesi del terzo mondo - all'isola delle Seicelles con un contratto di 16 mesi a partire dall'aprile 1984 circa. Ha però intenzione di richiedere una proroga di ulteriori 16 mesi. Alle Seicelles abita a Mahé, contrada Belhombre e lavora all’Ospedale di Victoria - Mont Fleury - telefono 22031; in Italia risiede a Cisterna di Latina e lavora presso il summenzionato Ministero. È divorziata. La stessa, oltre ad ospitare il Pazienza (la cui reale identità gli doveva essere nota in quanto amico di famiglia) si interessò anche ad un progetto di acquisto di casa che il Pazienza voleva concludere e per tale ragione accompagnò il Pazienza - unitamente al Mario Ricci ed al Papa - a visitare delle abitazioni lussuose del luogo. Il Pazienza nell’occasione si diceva disposto a spendere una cifra di circa un miliardo; f) Ho cercato di acquisire, altresì, qualche informazione su Giovanni Mario Ricci, trade union (è testuale, ndr) tra Pazienza e le Autorità locali e che il Vescovo mi aveva descritto come un autentico uomo di potere delle Seicelles.

Costui è nato a Barga (Lucca) il 7/8/1929 ed è il Presidente di una complessa holding internazionale - il G.M.R. Group - proprietario di fatto di numerose società in diverse nazioni (in Italia controlla l'Autovox, l'Autovox TV, la Contardo, la Cosfi, lo Iat, l'Italtrading, Lombardi, M&I, e il Sisme). Ad ogni buon conto ho acquisito un libretto edito dallo Ufficio Pubblicità ed Immagine del G.M.R. Group che spiega esaurientemente tutte le attività del Gruppo e le funzioni del Giovanni Mario Ricci (...

); g) Ha praticamente libero accesso alle Seicelles tanto che si dice che alla dogana del luogo non viene mai controllato né vengono controllati i suoi bagagli; h) È stato visto sicuramente in compagnia del Pazienza almeno in due occasioni: una quando aiutò costui e l’Annamaria Rossi a cercare una casa dove il Pazienza potesse stabilirsi e l'altra in occasione dell'arrivo del Pazienza alle Seicelles nell’ottobre 1984, allorché costui scese nell’albergo Auberge Club De Seicelles di Mario Ricci con il nome di Francesco Donati; i) Nel lasciare l’isola - al termine della mia vacanza - ho fatto in modo di poter essere avvisato qualora vi siano novità di rilievo utili alle indagini.
Certo di aver fatto il mio dovere, sono a disposizione di ogni Autorità per eventuali ulteriori chiarimenti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica