Quali sono gli antipasti della tradizione natalizia in Italia? A base di carne, di pesce o di verdure: gli ingredienti di elevata qualità non mancano di certo sullo Stivale, da sempre Paese dalle materie prime alimentari eccellenti e dalla tavola ricca e salutare. Una peculiarità che si riflette anche sui consumi delle feste, quando si stappano vini di pregio del nostro territorio e si consumano i prodotti tipici delle varie regioni, durante le cene intervallate da abbracci e tombolate.
Cocktail di gamberi
Quella del cocktail di gamberi è una tradizione relativamente recente: risale agli anni ’70, insieme alle gelatine aspic e all’insalata russa, ed è ben presto diventato un antipasto irrinunciabile per Natale. Che lo si consideri un po’ kitsch o meno, questo piatto è in realtà molto amato e semplice da preparare, perché basta bollire i gamberi in acqua, sgusciarli e servirli con salsa cocktail o salsa rosa. E usando prodotti italiani, come magari il gambero viola di Gallipoli, un po’ più piccolo dei gamberetti classici, ma davvero molto gustoso.
Involtini speck e Asiago
Questo antipasto è diffuso in tutta la penisola, in particolare in Veneto e in Trentino Alto Adige, patria di questi due ingredienti. Gli involtini speck e Asiago sono uno stuzzichino velocissimo, in cui si avvolgono le listarelle di un formaggio dalla storia antichissima - la prima produzione risale al XI secolo - con delle fette di speck, che solitamente rappresentano la merenda quotidiana degli altoatesini.
Carpaccio di salmone marinato
È un grande e classico antipasto della vigilia, in particolare al Sud Italia, dove per il cenone del 24 dicembre si mangia “di magro”, ovvero ci si astiene dalla carne e si consuma il pesce. Il carpaccio di salmone marinato viene servito a volte in maniera estremamente semplice - in un piatto con olio extravergine di oliva, sale e pepe - oppure farcisce dei crostini al formaggio o entra di diritto nel panettone salato. Quest’ultimo è un panettone che viene tagliato in fette orizzontali e farcito con verdure, formaggi, salmone marinato o insalata russa.
Barchette di radicchio con formaggio morbido e acciughe
Il radicchio trevigiano è un ortaggio che dà il meglio di sé in inverno. Fresco e croccante, a forma di barchetta viene farcito con ricotta, formaggio morbido e acciughe per le vigilie di magro. Il radicchio rosso, di forma oblunga, viene coltivato in Italia già dal XVI secolo o forse anche da prima: fa capolino ad esempio nel dipinto "Le nozze di Cana" di Leandro da Ponte.
Canapè al formaggio
I canapè sono di origine francese, ma sono entrati di diritto nella cultura alimentare dello Stivale anche come conseguenza della lunga dominazione di questo popolo sul Regno di Napoli. Furono proprio i francesi, infatti, a portare al Sud Italia antipasti come i vol-au-vent e diverse pietanze rustiche con la pasta sfoglia. Non a caso, una delle preparazioni tipiche di questo periodo è proprio la parigina napoletana.
I canapè - realizzati con pezzi di pane, crostini o craker - possono essere farciti con un buon formaggio italiano, meglio se a chilometro zero: dal pecorino alla fontina, passando per il gorgonzola e il caciocavallo. Un altro modo tutto italiano per farcire i canapè è con la spuma di prosciutto cotto, che si ricava con il salume della coscia del maiale e la ricotta: questi due ingredienti si frullano insieme e si ottiene una delicata mousse, che piace a grandi e piccini.
Cestini di Parmigiano con norcineria
Norcineria è il termine che si usa per indicare insaccati e salumi realizzati in Umbria con metodi tradizionali e a base di diversi animali, dal maiale al capriolo, passando per il cinghiale e la cacciagione. Fettine o cubetti di questi salumi e insaccati possono entrare in delicati cestini di Parmigiano reggiano ,che si creano fondendo il formaggio e modellandolo a coppetta, avvalendosi di accessori che spesso si usano per i dessert, come i pirottini in metallo per i cupcake.
Capesante ripiene
Le conchiglie di San Giacomo - o capesante - sono un frutto di mare molto diffuso in tutto il Mediterraneo e in Normandia (dove prendono appunto il nome di Saint Jacques).
Vengono preparate ripiene, gratinate e non, al Sud Italia. In particolare nella zona della Campania sono la specialità delle feste natalizie: si servono aperte, con la valva vuota eliminata, ripiene di besciamelle e spolverizzate con il pangrattato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.