L’8 dicembre la Chiesa Cattolica celebra l’Immacolata Concezione di Maria, un giorno che tra l’altro è di festa per alcune categorie di lavoratori. In Italia questa festività è strettamente legata con le tradizioni natalizie, anche se dal punto di vista religioso non lo è.
Da Nord a Sud si tengono manifestazioni dedicate, ma non sono solo a tema spirituale. Molte infatti riguardano le tradizioni popolari e coinvolgono inevitabilmente la gastronomia regionale.
La storia dell’Immacolata
L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico che non riguarda, come molti pensano, il concepimento di Gesù da una donna vergine, la Madonna. Riguarda invece il fatto che Maria, a differenza del resto del genere umano, sia stata concepita senza peccato originale. Tutti gli uomini e le donne nascono con il peccato originale, a causa del tradimento di Adamo ed Eva ai danni di Dio, anche se poi quel tipo di peccato atavico viene lavato via con il battesimo. Maria no, la Madonna è nata senza il peccato originale. Lo ha stabilito un dogma proclamato da papa Pio IX solo nel 1854.
Durante le celebrazioni liturgiche dell’8 dicembre, vengono benedette e distribuite ai fedeli delle riproduzioni della medaglia miracolosa. L’iconografia ritrae la prefigurazione di Maria nell’Antico Testamento: una donna santa che viene insidiata da un serpente, che simboleggia il peccato, ma che schiaccia l’animale sotto al proprio piede. È così che la vide santa Caterina Labouré nel 1830: la monaca, all’epoca novizia, coniò quindi la medaglia miracolosa contenente una piccola preghiera: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi”.
Tradizioni dell’Immacolata
È in questo giorno che solitamente le famiglie italiane addobbano l’albero di Natale e allestiscono il presepe. Tuttavia in diverse regioni esistono tradizioni legate alla cultura popolare e contadina.
Per esempio in provincia di Lecce, in occasione della vigilia dell’Immacolata, si mangia teoricamente “di magro”. Il teoricamente è dovuto al fatto che il pranzo della vigilia è una vera e propria abbuffata: puccia col tonno, peperoni verdi fritti, pittole sono alcune delle bontà che vengono portate a tavola. Le pittole (o pettole, come vengono chiamate in altri luoghi della Puglia) sono preparate anche nel giorno di festa e spesso sono accompagnate da alcuni falò, le “focareddhe” dell’Immacolata.
A Napoli invece si preparano e si consumano i roccocò, speciali taralli dolci ispirati a uno stile artistico antico, che era di casa nel capoluogo campano. E l’8 dicembre, nell’antica Partenope, è il momento giusto per visitare il quartiere di San Gregorio Armeno, con le sue tante botteghe artigiane in cui vengono preparati i personaggi per il presepe. Quale sarà il personaggio d’attualità dell’anno che i napoletani hanno inserito tra i grandi classici?
In Basilicata invece vengono preparati invece dei taralli salati, i ficcilatidd, mentre la vigilia anche qui è “di magro”, come del resto in molte altre parti d’Italia.
Cosa fare all’Immacolata
Naturalmente tra le cose da fare c’è appunto una visita, se ci si trova a Napoli, a San Gregorio Armeno e magari a San Biagio dei Librai, dove nelle diverse botteghe si possono trovare libri interessanti e spesso chicche fuori catalogo. Ci sono anche i mercatini di Natale, che, in virtù della festa dell’8 dicembre, colgono l’occasione per entrare nell’atmosfera del periodo più bello dell’anno.
A Venezia, l’8 dicembre 2022 si chiude il mercatino dell’antiquariato, mentre a Calvene in provincia di Vicenza si potrà ammirare il presepe artigianale in Contrà Maglio. A Bussolengo, in provincia di Verona, ci sono invece i Presepi nel Chiostro.
A Seriate, in provincia di Bergamo, si tiene il mercatino di Santa Lucia, a Carpenegolo in provincia di Brescia si chiude la Fiera del Torrone. Ma queste sono solo alcune delle cose da visitare: il Belpaese in questa giornata è un ricco mosaico pieno di sorprese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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