Micro mondi medievali e charme senza tempo

Vigevano, tra Sforza e gelato. Angera, dalla Rocca alle bambole. Bellagio, vicoli e dolce vita

Micro mondi medievali e charme senza tempo
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Piccoli mondi antichi. Raccolti nelle dimensioni, perfetti nelle proporzioni, unici nelle atmosfere, nelle architetture e nelle vedute paesaggistiche, mini comuni e borghi nascosti, paesi e villaggi che sembrano usciti dai libri delle favole puntellano la Lombardia. Risalgono al Medioevo, conservano tracce del loro nobile passato e si rinnovano ogni giorno, con spunti di visita e indirizzi da vivere e gustare.

Succede così a Vigevano, lussuosa corte ducale all'epoca degli Sforza sulla strada tra Milano e la Lomellina. Talmente bella da attirare Bramante e incantare Leonardo da Vinci, complice quella Piazza Ducale considerata a ragione tra le più belle d'Italia. Fierezza lombarda, insieme al Castello, altro capolavoro. La chicca contemporanea? Vero Latte, prima vetrina (in via XX Settembre 2/4) del miglior gelatiere d'Europa, Massimiliano Scotti. Il gusto da provare? Ovviamente «Il mio primo vero latte», a base di riso carnaroli (specialità locale), latte e miele.

Borghi lombardi

Non da meno Angera, con la sua imponente Rocca a picco sul Lago Maggiore da quasi mille anni. Sotto i suoi spalti e nelle sue sale sono passati celebri personaggi, condottieri e anche un santo, San Carlo Borromeo. E oggi continuano a passare visitatori italiani e stranieri, incantati dalla bellezza del luogo. Il ciclo di affreschi della Sala della Giustizia, del 1200, già da solo vale la scoperta. Che, tra sale, cortili e giardini, non fa che aumentare stupore e meraviglia.

La Rocca ospita anche, quasi a sorpresa, il Museo della bambola e del giocattolo, il più ricco del settore in Europa: dodici sale per una collezione di oltre mille pezzi. In esposizione bambole in legno, ceramica, porcellana e modellini, realizzati dal XVIII secolo in poi. Sempre arroccato, questa volta sul Lago di Como, Bellagio, incantevole borgo medievale sul promontorio che separa i due rami del Lario.

Se ci si innamora a prima vista dello spettacolo naturale offerto ogni giorno al tramonto a Punta Spartivento, protetta alle spalle dalle vette dei monti e dai Corni di Canzo e allungata in avanti verso l'acqua smeraldo, si ama profondamente il pittoresco paesino. Un dedalo di strette vie, archi e gradinate, dove perdersi per ritrovarsi nella dolce vita di parchi, ville - Melzi e Serbelloni in primis - e giardini.

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