Non solo paesaggi meravigliosi e vini apprezzati in tutto il mondo. In Piemonte, nel Roero, la ricchezza del territorio è nascosta anche nelle storie di chi è nato e cresciuto in quelle zone. Ieri come oggi. Tra le colline tappezzate di vigneti e di noccioli, le vicende degli autoctoni sono diventate lo spunto per offrire ai visitatori un'esperienza di viaggio unica. È nato così il progetto "Roero coast to coast", promosso dalla diocesi di Alba e da alcuni enti locali con l'obiettivo di dar voce al patrimonio umano, sociale e storico espresso in quel fazzoletto di terra così suggestivo. Attraverso cento interviste, l'iniziativa ha consentito di comporre una rubrica digitale di racconti di vita, consultabile da chi desiderasse esplorare quel territorio con modalità completamente inedite.
Roero coast to coast: il progetto
Con "Roero Coast to Coast", infatti, a descrivere le peculiarità del luogo non sono le guide turistiche né i soliti manuali per visitatori distratti. Piuttosto, a parlare sono le persone che vi abitano e che quelle colline le hanno nel dna. Il progetto - spiegano gli organizzatori - è stato pensato per attivare e salvaguardare la cultura immateriale connessa con il patrimonio e le tradizioni locali: un modo per garantire la conservazione della storia e per aprire quei territori al futuro. Le cento storie, presentate da altrettanti narratori autoctoni, possono essere cercate attraverso alcune parole chiave, oppure attraverso i luoghi di riferimento. Quattro i macro-temi attorno ai quali ruota il particolare storytelling: Comunità e solidarietà, Vita quotidiana, Arte e cultura, Ambiente e paesaggio.
Il "gps narrante" per scoprire il territorio
La particolarità dell'iniziativa è che presto i viaggiatori potranno consultare le storie di "Roero coast to coast" in una innovativa versione itinerante. Le cento interviste, attualmente già disponibili online, dall'inizio del 2023 saranno infatto rese fruibili anche attravero un "gps narrante": una sorta di audiolibro ma geo referenziato. Così, i visitatori del Roero e delle Langhe potranno farsi guidare dalle voci registrate degli autoctoni in corrispondenza dei luoghi da loro esplorati ed evocati anche nel supporto sonoro. Il racconto degli accompagnatori virtuali (ma in fondo reali più che mai) potrà peraltro essere attivato o fermato in assoluta libertà dai fruitori. L'uso della tecnologia era stato, nelle intenzioni della Consulta dei Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte, la modalità scelta anche anche per il progetto "Chiese a porte aperte".
Cento storie
Quelle raccolte - si legge in una nota - sono "storie di ieri e di oggi in molta parte inedite, corredate da materiali fotografici e video, che valorizzano il passato e creano legami col presente". Vicende che danno voce al mondo della fede, delle donne, dell’arte, della vita contadina, delle tradizioni popolari, e che profumano del sapore delle antiche ricette. Tra le vicissitudini raccontate, la storia dell'arrivo della luce elettrica in un paese del Roero o quella di un piccolo teatro di legno nato nel 1912 e animato dalla comunità locale.
E ancora, la storia dell'inno al Roero, nato nel 1996 in occasione di un concorso indetto dai Cavalieri di San Michele. Racconti curiosi, pronta ad accompagnare i viaggiatori tra le meraviglie di un territorio che è patrimonio mondiale dell'Unesco.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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