Siracusa e dintorni, ecco che cosa vedere

La città siciliana, patrimonio dell’Unesco, ha una storia millenaria. Dal teatro greco al santuario della Madonna delle lacrime sono numerosi i siti di interesse. E anche il territorio circostante è ricco di bellezze

Siracusa e dintorni, ecco che cosa vedere
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Cicerone definiva Siracusa la più grande e bella di tutte le città greche. Situata sulla costa orientale della Sicilia, la polis, patria di Archimede, divenne nel V secolo a.C. capitale della Magna Grecia.

La visita della città patrimonio Unesco non può prescindere dalle testimonianze della sua storia millenaria.

Che cosa vedere a Siracusa

  • Il teatro greco. Si tratta di uno degli anfiteatri più grandi del mondo. Scavato nella roccia, viene utilizzato ancora oggi
  • L’orecchio di Dioniso. Diverse sono le grotte siracusane, ma la più famosa è quella che viene chiamata orecchio di Dioniso sia per la sua forma sia perché presenta eccezionali caratteristiche acustiche che permettono ai suoni di essere amplificati. Secondo la leggenda, Dioniso, tiranno di Siracusa, vi teneva i prigionieri e ne ascoltava le parole.
  • Piazza duomo. La piazza, cuore dell’isola di Ortigia, il nucleo antico, è circondata da palazzi barocchi. La cattedrale sorge sui resti del tempio di Atena: dietro lo stile barocco della facciata nasconde le antiche colonne doriche. La chiesa di Santa Lucia alla Badia custodisce “Il seppellimento di S. Lucia”, capolavoro di Caravaggio sul martirio della patrona di Siracusa.
  • Il Santuario della Madonna delle Lacrime. È uno dei santuari mariani più famosi al mondo ed è meta di pellegrinaggi. La struttura è stata eretta in ricordo di un evento miracoloso avvenuto nel 1953, quando un’effige di gesso della Madonna iniziò a lacrimare.
  • La fonte Aretusa. A Siracusa cresce l’unico papireto spontaneo d’Europa. E ciò grazie alla fonte Aretusa, una fonte di acqua dolce che forma un laghetto.
    La sorgente è legata al mito della ninfa Aretusa, che per sfuggire all’amore di Alfeo, si gettò in mare e raggiunse l’isola di Ortigia. Qui la dea Artemide la trasformò in una fonte. Alfeo, a sua volta, mutò in fiume e le sue acque attraversarono il mare per sgorgare in una sorgente d’acqua a breve distanza dalla fonte Aretusa, per unirsi a lei per sempre.
  • I castelli. Sul lembo più estremo dell’isola di Ortigia sorge il castello Maniace, fatto erigere dall’imperatore Federico II fra il 1232 e il 1240. Il castello Eurialo è una delle più grandi e complete opere militari del periodo greco. Fu costruito per volere di Dionisio I, tiranno di Siracusa, a completamento del grandioso sistema difensivo delle mura dionigiane.

Alla scoperta dei dintorni di Siracusa: Noto

Noto

A meno di un’ora d’auto da Siracusa, una meta imperdibile è Noto con le sue costruzioni barocche. Il Val di Noto, dal 2002, fa parte dei siti italiani della World Heritage List dell’Unesco per le sue splendide città tardo barocche. Queste ultime sono Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli.

Durante la dominazione araba Noto aveva funzione di “capovallo”, termine di derivazione araba che indica il centro amministrativo di riferimento.

La necropoli rupestre di Pantalica

Necropoli di Pantalica

Altro sito Unesco, la necropoli si trova a circa 40 km da Siracusa. Si tratta di una serie di grotte costruite su una rupe sul fiume Anapo che testimoniano la vita delle popolazioni indigene prima della colonizzazione greca.

Il sito archeologico contiene oltre 5.000 tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e l'VII secolo a.C. In cima alla collina sorge l’Anaktoron, il palazzo del principe.

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