Dora Ravanelli
Il Friuli Venezia Giulia ovvero capolavori d'arte che non ti aspetti. In questa piccola regione, crocevia di popoli, tradizioni, storie, passioni, conquiste, guerre vinte e perdute, 8.000 mq di territorio, summa storica e culturale d'Italia e d'Europa, l'arte che non ti aspetti diventa pura bellezza. Una scoperta entusiasmante, un fantastico «Gran Tour», che inizia da Pordenone, un'infilata di palazzetti aristocratici a portici, dal 400 all'800, dai nomi altolocati - bifore, meridiane, fregi con maschere e fantastico bestiario e affreschi sulle facciate , a comporre c.so V. Emanuele II. E poi il Palazzo comunale con l'orologio astronomico- lunare, pinnacoli e mori (ma bianchi!) che battono la campana civica.
Poco lontano, un «piccolo borgo antico», Valvasone, nasconde nel suo castello del XIII sec. sale affrescate con scene conviviali, un teatro del 700, «bomboniera» a colonne, gradoni, formelle dipinte, in un sublime andamento circolare. E il Duomo, che conserva l'unico organo cinquecentesco esistente del maestro veneziano Colombo, elefantiaco strumento celato da tele, incorniciate con grifi e motivi floreali, che si aprono a scrigno disvelando la selva di canne e altre pitture.
Ancora, a S. Daniele, sinonimo di prosciutto crudo, la Biblioteca Guarneriana accoglie 12.000 volumi dal Mille al 1830: 600 manoscritti, 84 incunaboli, 3 bibbie «atlantiche», codici, messali La chiesa di S. Antonio Abate si spalanca sulla cosiddetta «Piccola Cappella Sistina», scene mosse - dai colori fosforescenti, abbaglianti - tratte dal Nuovo e Antico Testamento, che ricoprono ogni millimetro di volta e pareti laterali fin quasi a liquefarsi nel pavimento.
Corre lo sguardo lungo i saloni e i soffitti a ad ammirare le opere di Gianbattista Tiepolo, che lascia la sua inimitabile «zampata» da maestro settecentesco nelle sale del Palazzo Arcivescovile di Udine, anche pinacoteca e biblioteca, magistralmente intarsiata con allegorie e viluppi vegetali. Tiepolo arieggia con le sue composizioni inarrivabili anche nel Duomo e nell'Oratorio della Purità. Piazza Libertà sfoggia logge in stile gotico-veneziano e l'arco disegnato dal Palladio. Il Castello le fa da fondale. Poi il caffè liberty Contarena, eleganza d'altri tempi, e slarghi, piazze, strade, incroci, in una composita ragnatela.
Ad Aquileia, porto importantissimo già nel II sec. a. C., sito archeologico a cielo aperto, si ammira - sotto la sagoma della Basilica -, oltre ad altri capolavori, il più grande pavimento a mosaico dell'antichità: 750 mq di finissime tessere riproducenti pesci, aragoste, bivalve, pescatori e reti; e, altrove, pecore, galli, tartarughe, pavoni, arieti in una sequenza di racconti simbolici, epico -religiosi, che abbaglia. Un luogo davvero straordinario.
Sotto segno diverso, Palmanova, città-fortezza del 500, perfetta stella a 9 punte, dal cui cuore, piazza Grande, si dipartono le 3 strade principali che portano ad altrettante porte, in una meticolosità geometrica che crea una purissima pianta esagonale. Mura, contrafforti, gallerie, baluardi intatti - sembrano inglobare il visitatore in un gioco sublime di Lego.
Patrimonio Unesco, Cividale del Friuli dà il nome alla regione (Giulio Cesare la battezzò Forum Julii). Il Ponte del Diavolo sul fiume Natisone isola il nucleo medievale, nel cui cuore pulsa la civiltà longobarda, che qui stabilì la sede del suo ducato nel 568 d.C. La più alta espressione d'arte di quel popolo è - nel monastero di S. Maria in Valle - il Tempietto: decorazioni a stucco, «pizzi» scultorei, colonnine «à torchon», figure dipinte, ormai sbiadite, escono dalle pieghe della Storia con una forza impressionante.
La città più di confine è Gorizia. Reminiscenze intense della Prima Guerra mondiale, ma anche della dinastia asburgica, che l'amava, tanto da edificarvi ville e definirla «Nizza austriaca». Magnifico, con il suo giardino di specie botaniche rare, Palazzo Coronini Cronberg, famiglia d'alto lignaggio, fini collezionisti da generazioni. Visitabile, si entra in un mondo d'eleganza irraggiungibile.
Il Castello domina l'agglomerato urbano. Bombardato, è stato ricostruito con cura filologica. E' l'amore per la cultura, vero e non esibito, del Friuli Venezia Giulia.Informazioni: Promoturismo FVG, www.turismofvg.it, tel. 800.016044.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.