L'estate è il momento ideale per andare a caccia di antichi sapori. Per conoscere i «piatti di una volta», assaggiare le pietanze regionali, scoprire i segreti dell'arte culinaria laziale e umbra basta seguire il calendario delle sagre che animano proprio in questo periodo i borghi medioevali con un tripudio di paste fatte in casa e carne di pecora.
Si inizia con Villa Santo Stefano, in Ciociaria, dove il 7 agosto si terrà la sagra dei «Cecapreti», tipico esempio di pasta povera fatta a mano con semplice acqua e farina e condita con sugo di carne che veniva preparata ai tempi in cui il clima anticlericale nel frusinate era molto alto. Da qui il nome, alquanto singolare, ad indicare l'augurio fatto dalle donne costrette a cucinare questa pasta per i preti. Ad accompagnare i cecapreti, c'è poi la bufaletta, ovvero carne di bufalo al sugo con contorno di piselli.
Due i giorni di festa a Monteleone Sabino, in provincia di Rieti, dove il 6 e il 7 agosto è di scena la quattordicesima sagra delle «Fettuccine alla trebulana», ricetta tramandata oralmente dalle donne del paese e rielaborata a dovere. Impastate farina e uova, la sfoglia viene poi tirata a mano con il matterello di legno, il cui spessore e taglio sono il loro segreto: il tutto viene condito con piselli, pomodoro, funghi, prosciutto e pancetta.
Sempre in provincia di Rieti, ma questa colta a Poggio Moiano il 6 agosto ci sarà la sagra dei «Maccaruni», pasta all'uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca. Tipico esempio di piatto locale, incredibilmente gustoso, al centro di un menu composto anche da bruschette condite con l'olio extravergine della sabina, frittatine di patate raccolte negli orti reatini, involtini di carne biologica al sugo con ripieni di pancetta e odori,il tutto accompagnato da vino di produzione locale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.