Vigili «più dolci dello strudel» con i genoani

Vigili «più dolci dello strudel» con i genoani

Neustift (Austria) Caro diario, Neustift ha perso la testa per il Genoa. Al quinto anno l'amore tra la comunità della Val Stubai e i tifosi rossoblù procede a gonfie vele. Ogni sera c'è un concerto o una festa in onore dei genoani. Ormai gli austriaci accettano tutto: canti e cori in pizzeria ben oltre i decibel consentiti, macchine posteggiate ai bordi della strada o in piena curva per seguire gli allenamenti del Genoa. Dopo aver mostrato la faccia truce per un paio di giorni, ora i vigili sono buoni come lo strudel. L'altra sera nella piazza del municipio il sindaco Peter Shonherr ha dato il benvenuto alla squadra e alla comunità genovese. Parole di zucchero per tutti: «La nostra vallata vi aspetta fin dal momento in cui tornate a casa. Anche gli spagnoli sono venuti qui a festeggiare, ma una festa come quella del Genoa non esiste». Di più: «Se c'è bisogno, faremo un altro stadio», ha promesso Schonherr al migliaio di genoani che si è dato appuntamento di fronte all'ufficio turistico. Lui e il vice sindaco Muller hanno accolto sul palco tecnici e giocatori facendo da spalla a Pinuccio Brenzini e Giovanni Porcella. Ovazioni per mister Gasperini a cui il primo cittadino ha regalato un enorme campanaccio «per non perdere mai di vista la squadra». Gasp ha gradito: «Ci darà la carica».
Poi è stato il turno dei nuovi acquisti: Moretti, Tomovic, Troest, Bolzoni, Floccari con apoteosi per Crespo, già idolo della tifoseria. «L'Inter è il passato, ora inizia un'altra storia». Applausi come se grandinasse (in val Stubai succede ogni due giorni). Il più osannato? Alessio Scarpi, che a Neustift c'era anche quattro anni fa. Il sindaco gli ha consegnato un diploma di fedeltà e il portierone rossoblù per un attimo si è commosso. «Non siete ancora stufi di vedermi?», ha chiesto Scarpi ai tifosi. Dal boato successivo, pare di no. Poi tutti sul palco a raccogliere gli ultimi applausi, mentre sullo schermo scorrevano le immagini dei gol della scorsa stagione. Augusta Ravenna, 90 anni portati benissimo, non si è persa un minuto della festa e alla fine era felice come una Pasqua: «La cosa più bella è vedere tutto questo entusiasmo intorno al Genoa. Non ero mai venuta in ritiro, è stata un'esperienza indimenticabile».
Caro diario, a Neustift sono arrivati Criscito, Bocchetti e Kharja. Tutti in campo subito. L'ex giocatore del Siena si è presentato con il piglio giusto: «Era tre anni che il Genoa mi cercava, finalmente abbiamo celebrato il matrimonio!». Parole di ringraziamento per Capozucca che lo ha fortemente voluto, per Gasperini di cui apprezza il gioco e per Preziosi: «Il suo discorso mi ha convinto, si vede che è un ambizioso e un vincente». Sulle sue spalle pesa l'eredità di Thiago Motta: «Il mio predecessore ha fatto una grande stagione, ma le responsabilità non mi spaventano. Ho già giocato davanti alla difesa con Ternana, Roma e Nazionale».

Da Kharja a Palacio. La stella argentina si sottoporrà in questi giorni alle visite mediche per accertare la completa guarigione dalla pubalgia. Poi verrà siglato l'accordo definitivo. Oggi alle 17.30 debutto del Genoa con lo Stubai.

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