Villaggio olimpico record. Aree e servizi al Comune per coprire gli extracosti

Finite le palazzine, la consegna entro luglio. Salvini: "Aiuteremo i privati sui 40 milioni in più"

Villaggio olimpico record. Aree e servizi al Comune per coprire gli extracosti
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A un anno dai Giochi le sei palazzine del Villaggio olimpico allo Scalo Romana sono completate. Il cantiere ha viaggiato sempre con un anticipo di tre mesi, ora sono in corso i lavori per terminare le sistemazioni esterne e Coima lo consegnerà alla Fondazione Milano Cortina 2026 «entro luglio», sei mesi prima della cerimonia di apertura come ha confermato ieri il ceo della società di sviluppo immobiliare Manfredi Catella al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, al governatore Attilio Fontana e all'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune Giancarlo Tancredi durante un sopralluogo. Di più. Coima propone alla Fondazione di consegnare il Villaggio già fornito di tutti gli arredi, per ottimizzare i tempi e eliminare gli sprechi: la sfida, spiega Catella, «è di farci riconsegnare il villaggio subito dopo le Olimpiadi, già a marzo, per aprire lo studentato a settembre 2026».

Con 1.700 posti letto, il campus convenzionato più grande d'Italia sarà una delle «eredità» dei Giochi. E «una delle conversioni più rapide a livello mondiale di infrastrutture dedicate ai grandi eventi» sottolinea Catella. Ricorda che il piano di sviluppo residenziale sulla restante parte dello Scalo Romana, al via non appena sarà firmata la convenzione sul piano attuativo («speriamo entro dicembre, abbiamo presentato la proposta nel 2021, poi ci vorranno 5 anni per realizzare il nuovo quartiere») coprirà anche il fabbisogno di edilizia sociale (95 alloggi) e convenzionata (altri 225) per oltre 2.500 persone. Il primo lotto sarà proprio «quello d'intesa con il Consorzio Cooperative Lavoratori». Il tema caldo sono i 40 milioni di extracosti per il Villaggio olimpico. «Confido nelle rassicurazioni di governo, Regione e Comune, attendiamo la soluzione entro marzo» afferma Catella. In ballo anche gli extracosti per l'Arena Santa Giulia, 100 milioni in totale per le due opere. Salvini conferma: «Li aiuteremo, abbiamo voluto le Olimpiadi, i costi in più dovuti a caro energia e guerre verranno coperti sicuramente. Stiamo trovando la forma giuridica perchè se il pubblico dà soldi ai privati rischia di commettere reato, è complicato. Un legge speciale? Ci stiamo ragionando. L'idea è che ad esempio i privati mettano a disposizione del pubblico una parte dei loro beni e servizi per gli anni a venire. I fondi saranno fondi statali, comunali, tutti dovranno fare la propria parte». Per quanto riguarda il villaggio, tra le ipotesi c'è l'assegnazione al Comune di locali al pianterreno. «Potrebbe essere necessario un intervento legislativo - ribadisce Tancredi -, le Olimpiadi sono un evento di livello nazionale, Milano le ospita, ha promosso la candidatura e sta facendo moltissimo. La soluzione deve passare anche dalle altre istituzioni». E le cifre «a consuntivo potrebbero ridursi».

Il sindaco Beppe Sala conferma che «non discutiamo tanto sul quantum ma sulle modalità». Fontana è sicuro: «Si troverà la via». Salvini sottolinea che «sarà un villaggio made in Italy» e dopo i Giochi «uno studentato con prezzi medi di 650 euro, anche più bassi per le famiglie più disagiate, con negozi, palestre, 100mila mq di verde». Eliminata la «Foresta sospesa», la passerella green che doveva collegare corso Lodi e via Ripamonti passando sopra i binari Fs.

«Ci sono però le risorse per un pezzo di foresta centrale, che unisca i quartieri e interri un pezzo della ferrovia» spiega Salvini. Catella interviene sul ddl Salva Milano: «Gli operatori come noi hanno bisogno di regole certe e che non si modifichino su progetti che hanno seguito regole certe, o è un problema per il mercato».

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