Il «tesoretto» si aggiunge a quanto le fondazioni bancarie hanno già deciso di stanziare per il sociale. E servirà a fornire assistenza e aiuti concreti (computer, furgoni) alle associazioni di volontariato. In Liguria sono 2mila, «un numero elevatissimo». Per loro, cinque fondazioni bancarie (Fondazione Carige, Compagnia di San Paolo, Fondazione Carispe, Fondazione «De Mari» Carisa e, ultima entrata, Fondazione Cariplo) hanno pronti 5,5 milioni di euro per il 2008. «Per legge le fondazioni destinano un quindicesimo dei proventi al Fondo speciale per il volontariato - spiega Pierluigi Vinai, presidente del Comitato che gestire il fondo - Il denaro sarà distribuito fra i quattro Centri di servizi per il volontariato della Liguria. E attraverso i centri arriverà alle organizzazioni».
Al Celivo, quello genovese, andranno 1,4 milioni. «Saremo noi a spendere materialmente il denaro - racconta Stefano Tabò, il presidente - per offrire servizi e beni di cui hanno bisogno le organizzazioni. Quali? Dipenderà dalle richieste della base. Compreremo dei computer o dei furgoni per darli in comodato duso alle associazioni che hanno i requisiti. Oppure pagheremo un avvocato in grado di risolvere i problemi legali».
Gli esperti del Comitato si rivolgono alle associazioni: «Devono contattare i centri per il volontariato, presentare progetti e proposte, segnalare le loro necessità. Nei prossimi giorni i centri per il volontariato faranno sapere in che modo impiegheranno i 5,5 milioni delle fondazioni, 2,5 in più di un anno fa». Dal Comitato di gestione ligure parte poi una richiesta: «La legge sul volontariato, e il decreto ministeriale che la completa, vanno riformate - spiega Vinai- Abbiamo lavorato un anno e mezzo con il Celivo per assegnare queste risorse aggiuntive rispettando la norma».
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