James Bond è alcolista: lo dice uno studio

Secondo alcuni ricercatori australiani, James Bond avrebbe gravi problemi di alcolismo: consumerebbe troppi cocktail nei suoi film

James Bond è alcolista: lo dice uno studio

James Bond, il popolare 007 nonché l'agente segreto più famoso del Regno Unito, è un alcolista. È quanto sostiene l'Università di Otago, in Nuova Zelanda, dove un gruppo di ricercatori australiani ha voluto calcolare il numero di drink che l'agente è solito bere: ben 104 in 24 lungometraggi, per una media di 4.5 cocktail a film. Un grave problema di alcolismo, a tal punto che il MI6 - la Military Intelligence, Sezione 6, nota agenzia di spionaggio inglese - dovrebbe offrirgli un'assistenza medica. Tra i tanti attori che hanno impersonificato Bond, Daniel Craig è colui il quale detiene il record. Nel film "Qantum of Solace" ha bevuto 24 drink in una seduta. Una quantità che, secondo gli studiosi, sarebbe bastata per uccidere chiunque. Inoltre, gli stessi ricercatori affermano che l'agente segreto a servizio di Sua Maestà "ha bevuto in modo pesante e consistente nell'arco di 6 decadi."

In base all'analisi delle pellicole,"abbiamo classificato Bond come una persona con un grave problema di alcolismo, dal momento che soddisfa sei degli 11 criteri del Dsm-5 per questa condizione." Il Dsm-5 è la quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico per i Disordini Mentali. I ricercatori affermano, inoltre, come James Bond non soffra solo di problemi con l'alcol, ma tenda anche a comportamenti a rischio. Quest'ultimo aspetto, però, non sorprende più di tanto, considerati i rischi del mestiere, gli innumerevoli scontri violenti a cui è chiamato a far fronte. Si tratta di un'attrazione per il rischio che, come affermato dallo studioso Nick Wilson, "include il fatto di bere spesso prima di un combattimento, o di mettersi dopo alla guida. Ma anche di giocare con in ballo poste molto alte, entrare in contatto con animali pericolosi, esibirsi in performance atletiche estreme e sesso con nemici, talvolta con pistole o coltelli sotto il cuscino".

Lo studio è stato pubblicato sul Medical Journal of Australia e ripreso dalla stampa britannica. Gli autori dello studio, inoltre, criticano i datori di lavoro dell'agente segreto: il MI6, infatti, dovrebbe essere più responsabile e riformulare il lavoro di James Bond, riducendo i suoi livelli di stress.

L'auspicio dei ricercatori è quello di fornire maggior supporto sul campo e un approccio di squadra per semplificare la vita del famoso 007: l'obiettivo è quello di rendere la famosa battura - "Vodka Martini agitato, non mescolato" - un lontano ricordo.

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