Rifiutano alcolici a una novantenne perché non può dimostrare la maggiore età

In Inghilterra il corriere di Amazon si è rifiutato di consegnare una bottiglia di sherry a una donna di 92 anni. Il motivo: alla consegna, era sprovvista di documento di riconoscimento

Rifiutano alcolici a una novantenne perché non può dimostrare la maggiore età

Fare acquisti online, su Amazon in particolare, è facile e veloce ma possono accadere inconvenienti come quello accaduto nella cittadina di Seaham - nella contea di Durham in Inghilterra - a una signora che non ha potuto avere la bottiglia di sherry normalmente acquistata sul sito. Al momento della consegna, infatti, il corriere si è rifiutato di consegnare gli alcolici richiesti perché la cliente Louise Wilkinson, una signora di 92 anni, era sprovvista di documento d'identità e dunque impossibilitata a dimostrare la sua maggiore età.

L'ordine in questione, ossia un puzzle e una bottiglia di Harveys Bristol Cream Sherry, è stato effettuato online dal nipote della signora Louise, Carl Johnston, e doveva essere recapitato presso l'abitazione della donna, come effettivamente è avvenuto. Il corriere, appena giunto a casa, ha consegnato il puzzle ma per gli alcolici ha richiesto un documento di identità con relativa foto. La donna però ha spiegato di non essere in possesso di patente di guida e neanche di un passaporto e al momento non poteva recuperare nessun altro documento che attestasse la sua maggiore età; il corriere, dunque, non ha voluto sentire ragioni e ha riportato indietro la bottiglia. Il giorno dopo, il corriere è ritornato per riconsegnare la bottiglia di alcolici e, questa volta, la signora ha esibito il pass dell'autobus con impresso il suo volto; ancora una volta, però, Louise si è vista negare la consegna. Il nipote Carl, sulla vicenda ha detto: "È chiaramente abbastanza grande da bere e la seconda volta aveva un documento di identità con foto, ma un pass per l'autobus non è nell'elenco delle identificazioni accettate da Amazon."

Poi, con grande dispiacere, ha manifestato tutto il suo dissenso: “Sembra semplicemente folle. Ovviamente devono stare attenti a vendere alcolici online e assicurarsi che solo le persone con più di 18 anni li acquistino. Ma perché non possono essere come al supermercato, dove accettano semplicemente un controllo visivo se hai chiaramente più di 18 anni. Non vedo perché i corrieri di Amazon non possano fare lo stesso. È anziana, quindi questo ovviamente l'ha disturbata un po'. Le persone che invecchiano diventano ansiose quando le cose non vanno secondo i piani."

Amazon per l'acquisto di alcolici ha stilato un elenco di regole e chi effettua l'ordine dichiara di avere almeno 18 anni. Alla consegna, poi, viene richiesto un documento d'identità con foto e bisogna apporre una firma. Come è avvenuto per la signora Louise, se il destinatario non può mostrare un documento, l'articolo viene riportato indietro e riconsegnato il giorno successivo.

Infine, si precisa che tra i documenti accettati vi è il passaporto, la patente con foto, la carta d'identità, permesso di soggiorno biometrico e altri documenti validi nei singoli Paesi di provenienza dell'acquirente. Si precisa, inoltre, che su tutta la vicenda Amazon si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni.

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