Woody Allen prima esalta Carlà, poi la taglia

Sarà perché, come amava ripetere: «Il cervello è il mio secondo organo preferito»; oppure, come confessò al risveglio: «Ho sognato di essere il collant di Ursula Andress», certo è che, dalle donne, Woody Allen è attratto parecchio. Ma anche per lui, il lavoro è lavoro. E se l’attrice è tutto fumo e niente arrosto, meglio fare entrare un po’ d’aria fresca e sostituire la bistecca. La bistecca, in questo caso, si chiama Carla Bruni. E se davvero - come si sussurra - ha trovato il coraggio di toglierla dalla graticola, Allen ha dimostrato, una volta di più, di essere un grande umorista. Avete presente infatti la scena che trasformò il presidente Sarkozy in uno scapestrato gelosone da banlieu? Sì, proprio il ciak (che Allen fece ripetere 35 volte) in cui la Bruni, durante le riprese del film Midnight in Paris, fa la gatta morta con il bel Owen Wilson. Al trentacinquesimo «Action!» pronunciato dall’incontentabile Allen, Sarkozy andò fuori di testa irrompendo sul set a caccia di spiegazioni. A Carlà, che evidentemente sa come rabbonire il suo Nicolàs, bastò fare gli occhioni da Bambi e l’incidente finì lì. Beh, «finì lì» per modo di dire, visto che il clic del descamisado Otello-Sarkozy fece il giro del mondo. Ora però si scopre che l’imbarazzante sfuriata presidenziale è stata del tutto inutile, considerato che nelle sale cinematografiche nessuno vedrà mai il flirt dello scandalo. L’indiscrezione viene dal sito Bakchich.info che, in campo cinematografico, è l’equivalente di Dagospia sul fronte del gossip politico.
Per ora, si chiede Bakchich.info, l’unica domanda è: «Quanto resterà di Carla Bruni nel prossimo film di Woody Allen?». Sono infatti sempre più insistenti le voci secondo cui la scena interpretata da Carlà potrebbe essere tagliate dall’ultimo film di Woody Allen. Certo è che, se la voce trovasse conferma, per la Bruni sarebbe uno smacco clamoroso. La suspense è destinata comunque a rimare tale fino all’uscita, nel 2011, del film. Intanto cresce la curiosità di sapere se la prima incursione nel cinema d’autore della bella Carlà sia stata o no un flop. Woody Allen, all’indomani della movimentata interpretazione di Carlà, si era espressi nei suoi confronti con parole talmente entusiastiche («La Bruni è stata semplicemente perfetta...») da apparire una sottile presa per i fondelli. Poi il regista aveva assicurato: «Non taglierò assolutamente nulla dei suoi ciak...». Ma chi ha partecipato alle riprese ora parla espressamente di un «ripensamento» da parte di Allen. Pare infatti che, di fonte all’incertezza sul risultato artistico, il regista abbia pensato di tutelarsi con un «piano B», dove evidentemente la «B» non sta per l’iniziale di Bruni. Il regista americano avrebbe quindi atteso che la premiere dame andasse in vacanza con il marito in Costa Azzurra per rigirare alcune scene, sostituendola con la più giovane - e, forse, anche più brava - Lea Seydoux. Intanto il sito online del settimanale popolare Voici commenta i rumors sulla Carla censurata parlando di «vergogna internazionale».

Forse, scrive Voici, «alcuni fatti che si sono svolti sul set, come l’ira di Sarkozy o le numerose ripetizioni, hanno spinto il regista a gettare la spugna». Del resto fu proprio Allen a dire una volta: «Non mi interessa l'immortalità attraverso l'arte. Io non voglio morire».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica