World Cup, Fabio Buzzi trionfa a Cowes

Motonautica, le imprese dell'ingegnere. Nell'albo dìoro tra gli altri: Carlo Bonomi, Renato Della Valle, Norberto Ferretti e Stefano Casiraghi

World Cup, Fabio Buzzi trionfa a Cowes

di Andrea Dini

Fabio Buzzi ha vinto ancora la Cowes-Torquay-Cowes, l’uni­ca vera competizione offshore ri­masta nel panorama motonauti­co internazionale. L’edizione 2010, valevole anche come prima «Uim Marathon World Cup», è coincisa con il 50˚ anniversario della competizione. L’Isola di Wight, le acque del Solent e della Manica sono considerate l’uni­versità dell’offhsore. Da quando Sir Max Aitken la istituì, sulla falsa­riga della Miami-Nassau-Miami, vi hanno partecipato tutti i grandi della motonautica internaziona­le. Scorrendo l’albo d’oro, infatti, si leggono i nomi di Sonny Levi, Dick Bertram, Don Aronow, Car­lo Bonomi, Renato Della Valle, Stefano Casiraghi, Domenico Achilli, Norberto Ferretti, Han­nes Bohinc e, ovviamente, Fabio Buzzi. «Fabio», come lo chiama­no sull’isola, ha sbaragliato l’ag­guerrita concorrenza (oltre 30 partecipanti) vincendo sia la pri­ma prova ( 100 miglia) sia la secon­da, la Cowes-Torquay-Cowes (ol­tre 178 miglia. A bordo del suo storico 46 piedi ex «Cesa 1882» con il quale aveva già vinto nel ’88 e nel 2008,coadiu­vato da Emilio Riganti al volante e dal navigatore britannico Simon Powell, Buzzi ha preceduto nella prima prova lo scafo Powerboat Asia Event del Cinese Martin Lai mentre nella seconda, la C.t.c. «Kerakoll» del lecchese Mario In­vernizzi, altro scafo Fb Design. Lo scafo più vincente nella storia del­la motonautica, così è considera­to il monocarena «alato» con il quale anche Stefano Casiraghi vinse il mondiale offshore nel­l’ 89, ha fatto nuovamente incetta di trofei conquistando tra l’altro il prestigioso «The Harmsworth Trophy» quale vincitore della «Uim Marathon Cup», storico tro­feo istituito nel 1903, e il «The Bea­verbrook Trophy» per il trionfo nella Ctc. L’ingegnere ha corso con licenza Americana Uim-Ap­ba per superati limiti di età impo­s­ti dalla Federazione italiana Mo­tonautica e fissati a 65 anni. «È stata una gara massacrante, soprattutto la seconda - ha detto l’ingegner Buzzi - quando le con­dizioni del mare erano veramen­te impegnative. La mia barca è sta­ta ancora una volta perfetta e do­po ben 25 anni dalla sua prima ga­ra continua ad essere vincente. Il merito della vittoria va anche ai fantastici propulsori diesel Fpt Fiat Powertrain Technologies che hanno equipaggiato sia il mio Red Fpt sia il Kerakoll giunto se­condo. Io avevo 4 motori da 600 hp mentre il Kerakoll, con due nuovi propulsori sperimentali da 650 hp completamente di serie, è andato veramente forte. In que­ste gare è fondamentale l’ affidabi­lità dello scafo e soprattutto dei motori. Presenteremo i nuovi pro­puls­ori al Salone Nautico di Geno­va e prima, se le condizioni meteo lo permetteranno, proveremo a battere il record di traversata da Venezia a Montecarlo con il Ke­rakoll di Mario Invernizzi».

Il record fu stabilito da Buzzi nel 2004 con lo scafo Sony: 1122 miglia in 23h55’alla media di 46,9 nodi. Per la cronaca Red Fpt ha trionfato nelle 178,1 miglia della Cowes-Torquay-Cowes in 3h 26’25” alla media di 51,77 nodi.

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