Un nuovo primario alla guida della Chirurgia V dell'ospedale di Rho e, contestualmente, il trasferimento del medico che aveva denunciato i presunti casi di malasanità in questo reparto. Il tutto da domani insieme a una riorganizzazione generale dei dipartimenti chirurgici e materno infantile, in diverse occasioni al centro di polemiche e contestazioni da parte dell'utenza del nosocomio. «Provvedimenti ha spiegato il direttore generale Ermenegildo Maltagliati - adottati in accordo con l'Assessorato alla sanità della Regione , finalizzati ad un unico obiettivo: restituire serenità ed immagine all'ospedale di Rho, tranquillizzando la popolazione giustamente preoccupata per la bufera sollevatasi qualche settimana fa».
Bufera la cui polvere dovrà ancora depositarsi, allorquando sia la magistratura che le tre commissioni sanitarie avranno fatto chiarezza su una trentina di casi relativi a prsesunti errori medici, e un paio di morti sospette. Un'indagine scaturita a seguito del brutale pestaggio a Milano, di Najid Naimzada, medico della Chirurgia V, i cui aggressori ancora sconosciuti, pretendevano che lasciasse l'ospedale rhodense. Dalle sue deposizioni è emerso un spaccato inquietante della Divisione, suffragato anche da alcune testimonianze delle vittime che hanno sporto denuncia. Da domani sia il chirurgo platealmente osteggiato dai colleghi, sia il primario Antonio Pallino, lasceranno Rho. Il primo andrà a ricoprire le stesse mansioni presso il nosocomio di Bollate, l'altro dirigerà uno dei due reparti di Chirurgia di Garbagnate Milanese, avvicendandosi con il collega Federico Caglioni destinato a dirigere quella nell'occhio del ciclone. «Ci saranno altri trasferimenti ha concluso il direttore generale in carica da soli tre mesi, preoccupato per lo scadimento dell'immagine del centro di cura rhodense -. Un riassetto complessivo che vedrà l'arrivo di altri medici a sostenere l'organico e la professionalità rhodense, insieme a nuovi responsabili dell'Urologia e del Laboratorio analisi».
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