Ecco il volo delle Frecce tricolori a Trieste per i 70 anni dal ritonno della citta all'Italia Le celebrazioni a Trieste per i 70 anni Trieste dal ritorno della città all'Italia. Ecco il volo delle Frecce Tricolori. Comune Trieste (Alexander Jakhnagiev)
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa conclusi gli interventi istituzionali, accompagnato dalle altre autorità presenti, ha passato in rassegna le associazioni d'arma e combattentistiche presenti con i rispettivi labari scambiando qualche battuta e stringendo mani. Poi ha voluto anche salutare i cittadini presenti, fermi oltre le transenne, alcuni con il tricolore, alcuni bambini e, avvicinatosi a due carabinieri a cavallo ha più volte accarezzato il muso di uno dei due animali. (Alexander Jakhnagiev)
Le immagini del volo delle Frecce Tricolori nei cieli di Trieste in occasione della cerimonia per il 70esimo anniversario del ritorno della città all'Italia. Ig Meloni (Alexander Jakhnagiev)
"E' una grande emozione. Settant'anni sono tanti ma sembrano un giorno per i triestini che hanno rinnovato anche oggi la stessa passione, lo stesso amore per l'Italia. Ogni anno si ripete questo miracolo, dell'unione tra la Patria e Trieste, in memoria di quel giorno e di quello che successe un anno prima, quando sei ragazzi vennero uccisi, assassinati perchè volevano che Trieste tornasse italiana. Anche nel loro ricordo questo giorno è per noi importante". Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine della cerimonia per il 70 esimo anniversario del ritorno di Trieste all'Italia che si è svolta in piazza dell'Unità d'Italia presenti il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e l'assessore regionale Fabio Scoccimarro. "Il 5 e il 6 novembre del 1953 Trieste - ha aggiunto La Russa - insorse contro le truppe alleate che per motivi di geopolitica la volevano ferma, in attesa di decisioni altrui. Morirono 6 giovani, il giovanissimo Addobbati, ma con lui Paglia, Montano, Manzi, Bassa, Zavadil. Non li abbiamo e non dobbiamo dimenticarli. Sono i primi eroi del dopoguerra che gridano ancora forte 'Viva Trieste, Viva l'Italia". (Alexander Jakhnagiev)
La città festeggia la prima linea della metropolitana sulle note degli anni Sessanta
A chiusura della campagna elettorale per le elezioni regionali in Liguria, il candidato del centrosinistra ha scelto come sua canzone Volta la Carta di De Andrè. (Alexander Jakhnagiev)
"In questi anni si è pensato di curare i mali della sanità pubblica delegandone pezzi alla sanità privata e questo non solo non ha funzionato ma ha spostato anche competenze e personale verso la sanità privata. Morale: oggi centomila liguri non si curano più, novantamila vanno nelle altre regioni a curarsi e la Liguria è la regione in cui ogni cittadino paga di più, 900 euro dice la Bocconi, per curarsi perché la sanità pubblica non riesce a far fronte alla situazione. Noi,invece, vogliamo reinvestire sulla sanità pubblica e combattere per far arrivare infermieri e medici". Lo dice il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando. Fb Orlando (Alexander Jakhnagiev)
"Noi vogliamo mettere al centro la persona, loro il profitto. Per questo abbiamo messo al centro della nostra proposta una reindustrializzazione sostenibile. Voglio lanciare un grande appello agli imprenditori e alla classe operaia genovese. Facciamo un progetto per fare della Liguria una grande realtà industriale". Lo dice Andrea Orlando alla chiusura della campagna per le regionali in Liguria. Fb Orlando (Alexander Jakhnagiev)
"Grazie, prima di tutto. Grazie perchè i queste settimane ci avete aiutato, sostenuto e spinto. Ci avete voluto bene e io voglio rispondervi che vi voglio bene". lo ha detto Andrea Orlando parlando al comizio di chiusura della sua campagna elettorale: "Sarà per me un privilegio rappresentarvi alla guida della regione Liguria", ha aggiunto. Fb Orlando (Alexander Jakhnagiev)
"Ci ho messo la faccia, non ero nella situazione ideale per farlo, ma penso che sia mia dovere fare il mio possibile per la mia Regione. Statemi vicino e lasciate perdere chi vuole la Liguria del passato. La Liguria non torna indietro". Così Marco Bucci, candidato presidente della Regione Liguria per il centrodestra, all'evento di chiusura della campagna elettorale a Genova a cui sono attesi i leader della coalizione. "Sono stato coperto da insulti, mi hanno dato del cretino e del criminale, ma non è questo il nostro stile. Diciamo sempre la verità", ha aggiunto. Fb Bucci (Alexander Jakhnagiev)