Un timelapse realizzato da IntelSky coi dati del sito Flight radar 24 mostra i movimenti tra Europa e Golfo Persico dell'aviazione americana. I tracciati mostrano soprattutto i voli di C-17, C-130, and C-5M

Un timelapse realizzato da IntelSky coi dati del sito Flight radar 24 mostra i movimenti tra Europa e Golfo Persico dell'aviazione americana. I tracciati mostrano soprattutto i voli di C-17, C-130, and C-5M
Un nuovo drone navale per incrementare le difese militari da una possibile invasione cinese. Taiwan ha svelato un nuovo jolly, il primo del suo genere ad essere stato sviluppato appositamente per la Marina di Taipei. Si chiama Endeavor Manta, è un cosiddetto uncrewed surface vessel (USV) ed è stato svelato dalla China Shipbuilding Corporation, un'azienda dell'isola che produce navi e sottomarini per uso militare e civile, durante un evento di lancio tenutosi nel porto di Kaohsiung. Le specifiche tecniche rivelate del mezzo comprendono una lunghezza di 8,6 metri, una larghezza di 3,7 metri e un dislocamento di oltre cinque tonnellate a pieno carico. Dotato di uno scafo in plastica rinforzata con fibre e alimentato da due motori fuoribordo, l'Endeavor Manta ha inoltre una capacità di carico utile di oltre una tonnellata e una velocità massima di oltre 35 nodi.
Nuovo avvistamento in volo per il misterioso caccia stealth senza coda della Cina. Nelle scorse ore alcuni filmati hanno immortalato il J-36 (nome ufficioso) per la seconda volta in azione dopo il battesimo di fuoco avvenuto lo scorso dicembre. Cosa sappiamo dell'ultimo jolly di Pechino? Che è stato costruito dalla Chengdu Aircraft Corporation, e che lo stabilimento dell'omonima azienda presenta un rifugio in grado di contenere la grande apertura alare dell'aereo, consentendogli di essere preparato per il volo ed effettuare i controlli finali con un tempo minimo di esposizione a spettatori e satelliti.
I mari dell'Indo-Pacifico ribollono. Negli ultimi giorni la Marina dell'esercito cinese ha inviato le sue navi ad effettuare manovre nei pressi di due aree strategiche. La prima riguarda lo Stretto di Taiwan, più in generale l'area marittima che separa la terraferma dall'omonima isola di Taiwan. La seconda - raro che Pechino si spinga fino a queste latitudini - coincide con il Mare di Tasman, tra Australia e Nuova Zelanda. Allo stesso tempo le imbarcazioni della Cina hanno anche effettuato pattugliamenti congiunti nei pressi di Corea del Sud, Malesia, Vietnam e Giappone, facendo scattare allarmi più o meno preoccupanti. Ma cosa c'è dietro un'attività così intensa quanto improvvisa? Quali sono i piani di Xi Jinping?
Un nuovo jolly per difendersi dalle minacce aree nemiche rappresentate dai droni, compresi i temibili droni kamikaze manovrabili. La Cina sembrerebbe aver testato con successo il sistema di protezione attiva (APS) GL-6 contro un razzo lanciato da un velivolo aereo senza pilota (Uav). Lo si evince da alcuni filmati diventati virali sul web, nei quali si vede un razzo a propulsione RPG-7 sparato contro un carro armato Type 96 dotato di APS che viene neutralizzato prima di colpire il bersaglio. Il citato GL-6 è costituito da due componenti principali, lanciatori torrettati che sparano proiettili con testate esplosive e una serie di piccoli radar per rilevare minacce in arrivo e dare il segnale alle torrette per attaccarle. Le torrette sono invece progettate per consentire ingaggi ad alto angolo contro minacce dall'alto. Ebbene, secondo i media cinesi affermano tale sistema è in grado di difendersi da missili guidati anticarro (ATGM), razzi anticarro di fanteria, granate lanciate a razzo e minacce aeree senza equipaggio come munizioni vaganti.
Nei cieli della Cina è comparso quello che sembrerebbe essere un aereo da combattimento stealth di sesta generazione e ad alte prestazioni. Video e clip del velivolo sono già diventate virale sui social network, anche se per il momento non ci sono notizie ufficiali in merito al mezzo. Il design e le dimensioni del nuovo jolly militare del Dragone (la sua designazione potrebbe essere J-36 ma non ci sono conferme ufficiali) comprendono una configurazione senza coda e un'ala a delta modificata con linee di spigolo che si estendono fino all'area del muso. La sezione centrale della fusoliera, almeno la parte inferiore, ricorda invece vagamente il J-20, per altro presente al suo fianco nella clip che ne ha immortalato il volo di prova diurno.
Sul web è diventato virale un video, presumibilmente diffuso dall'esercito cinese, nel quale si vede un missile balistico antinave colpire la riproduzione di un modello di una portaerei della Marina statunitense. L'esercitazione si sarebbe svolta in un importante poligono di addestramento utilizzato da Pechino nel deserto del Taklamakan. C'è subito chi ha tradotto il significato della clip in un chiaro messaggio militare, di prontezza alla guerra o a un combattimento ravvicinato nel Mar Cinese Meridionale, che la Cina avrebbe lanciato agli Usa. Altri hanno invece ipotizzato che si tratterebbe di una semplice operazione di addestramento, come tante – e simili – già andate in scena in quest'area desertica nella provincia dello Xinjiang, nell'estremo ovest del Paese. Infine, troviamo alcuni analisti che mettono in dubbio la veridicità del filmato, visto che ci sarebbero alcuni aspetti poco chiari
Un test missilistico per lanciare un segnale a Russia e Cina. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver effettuato, con successo, il lancio di prova di un'arma ipersonica usando il sistema missilistico Dark Eagle, sperando di lasciarsi alle spalle anni di ritardi e inaugurare una nuova spinta alla sempre più strategica corsa al riarmo dettato dalle crescenti tensioni internazionali. Nei giorni scorsi l'esercito Usa ha dunque testato un missile da un lanciatore su rimorchio presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. Le operazioni, condotte dal Rapid Capabilities and Critical Technologies Office (RCCTO) e dai programmi sui sistemi strategici della Marina, hanno coinvolto l'arma ipersonica a lungo raggio (LRHW), nota anche come missile comune All Up Round (AUR).
Nei giorni in cui la Cina ha aumentato la pressione su Taiwan, inscenando le più vaste esercitazioni militari dal 1996, l'isola ha fatto sapere di aver ricevuto 38 carri armati da combattimento Abrams dagli Stati Uniti, nel tentativo di rafforzare le proprie difese di fronte a un possibile attacco da parte di Pechino. I tank, o meglio gli M1A2 Abrams, sono arrivati a destinazione la scorsa domenica e subito trasferiti in una base di addestramento dell'esercito a Hsinchu, a sud della capitale Taipei. Mezzi del genere, spiegano gli esperti, dovrebbero migliorare notevolmente la capacità di contrastare eventuali operazioni anfibie dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese.
Nei giorni scorsi in Cina è apparsa una nuova imbarcazione. Dotata di un grande ponte di volo aperto, la singolare nave è stata immortalata in alcune immagini satellitari che la ritraevano in un cantiere navale presso il Guangzhou Shipyard International (GSI) sull'isola di Longxue, appena a sud-est della città di Guangzhou, nel sud del Paese. Il mezzo sembrerebbe coincidere con una portaerei leggera o una nave d'assalto anfibia, ma anche con una nave di ricerca oceanica civile (la prima del suo genere). Adesso sono emerse altre foto che consentono di inquadrare un po' meglio il mezzo, avvistato in mare presumibilmente per effettuare alcuni test. Anche se la funzione del jolly di Pechino rimane ancora poco chiara, gli screen lasciano presupporre che sia destinata a far funzionare velivoli ad ala rotante (forse droni ad ala fissa).