America

Per Joaquín “El Chapo” Guzmán è l’inizio della fine. La sua estradizione negli Stati Uniti – compiuta con un tempismo che ha dell’incredibile il giorno prima dell’insediamento di Trump – segna la fine della sua carriera di grande boss del narcotraffico internazionale. L’ex leader del cartello di Sinaloa è sempre stato un personaggio costantemente in bilico tra mito e realtà come il suo predecessore, il colombiano Pablo Escobar

Paolo Manzo
Il "regalo" del Messico a Trump Consegnato El Chapo Guzman

“Io, Donald John Trump, giuro solennemente di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, esterni e interni; di serbarle fedeltà e vero affidamento, senza alcuna riserva mentale o intenzione elusiva; e di bene e fedelmente adempiere ai doveri della carica che sto per assumere. Dio mi aiuti”

Matteo Carnieletto
Un'America spaccata a metà si riunisce sui valori fondanti

Criticare Donald Trump è cool. Dopo tanti divi dello star system lo fa anche Meryl Streep. La reazione del presidente è immediata e arriva, al solito, via tweet

Piccole Note
Attaccare Trump è cool

È stato reso pubblico il rapporto delle agenzie americane che accusa la Russia di aver influenzato, tramite l’hakeraggio di informazioni sensibili, il voto delle presidenzialiUsa. Ed è subito controversia. Donald Trump minimizza, mentre i suoi avversari, che non demordono nonostante siano stati battuti nel voto popolare, cavalcano l’asserito scandalo

Piccole Note
Il voto Usa e i fantasmatici hacker russi
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