Bere caffè filtrato potrebbe ridurre il rischio di diabete di tipo 2 del 60%: ciò accadrebbe grazie ai diterpeni intrappolati nel filtro. A confermare la scoperta una ricerca svedese
![Caffè filtrato: riduce il rischio di diabete di tipo 2](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2019/12/18/1576686710-coffee-2589761-1920.jpg?_=1576686710)
Bere caffè filtrato potrebbe ridurre il rischio di diabete di tipo 2 del 60%: ciò accadrebbe grazie ai diterpeni intrappolati nel filtro. A confermare la scoperta una ricerca svedese
Il richiamo riguarda alcuni lotti di capsule compatibili Nescafé Dolce Gusto. Parti di plastica della cialda per il caffè potrebbero finire nella tazzina al momento dell’erogazione causando gravi rischi per la salute del consumatore
Il ministero della Salute ha deciso di ritirare dal mercato alcuni lotti di capsule compatibili Nescafé Dolce Gusto a causa della possibile presenza di particelle di plastica
Un riconoscimento che affermerebbe l’unicità e l’irriproducibilità di un prodotto tipico del territorio, che già è famoso in tutto il mondo
I dirigenti di Palazzo Koch sugli scudi per la decisione di tagliare l'uso della cartamoneta a vantaggio delle chiavette ricaricabili
Emilia Clarke risolve il mistero legato alla presenza di una tazza sospetta sul set de "Il Trono di Spade": un errore che non è passato inosservato
Lo dice uno studio condotto da Sebastiano Marra, direttore del dipartimento cardiovascolare dell'ospedale Maria Pia Hospital di Torino. L'indagine, durata 8 anni, ha riguardato 13 mila pazienti. I consumatori di caffè hanno dimostrato di avere effetti benefici su corpo e psiche
Baristi di Pordenone in rivolta contro i pagamenti elettronici. Nel caso di un caffè, la commissione da pagare ammonta al 100% del valore della tazzina (1 euro). Per questo motivo, in alcuni esercizi il prezzo arriva fino a 2 euro e 20 centesimi
Il Salone internazionale dell'ospitalità martedì 22 ottobre chiude in bellezza con appuntamenti ed eventi da seguire in Fiera Milano
Uno studio dell’Università di Harvard dimostra che il consumo giornaliero in dosi massicce di caffeina scatena episodi di emicrania cronica smentendo il suo effetto analgesico