Giovane senegalese usa troppo una stufetta elettrica e causa ripetute interruzioni di corrente nel centro d’accoglienza: si scatena una violenta lite fra richiedenti asilo
Prima le minacce e l’aggressione verbale, poi l’attacco fisico vero e proprio. L’uomo non aveva ancora accettato l’allontanamento della moglie e della figlia, trasferite in una struttura protetta a causa delle violenze a cui le sottoponeva
Partite questa mattina le indagini della guardia di Finanza nei confronti di 16 strutture d’accoglienza: 70 agenti sono stati impegnati nelle operazioni di perquisizione, finalizzate a portare alla luce eventuali abusi nell’utilizzo dei fondi elargiti dallo Stato
Partite questa mattina le indagini della guardia di Finanza nei confronti di 16 strutture d’accoglienza: 70 agenti sono stati impegnati nelle operazioni di perquisizione, finalizzate a portare alla luce eventuali abusi nell’utilizzo dei fondi elargiti dallo Stato
I giovani africani, che avevano già minacciato e aggredito un’altra operatrice senza subire conseguenze, erano ben consapevoli del fatto che avrebbero potuto fare altrettanto con la marocchina
I giovani africani, che avevano già minacciato e aggredito un’altra operatrice senza subire conseguenze, erano ben consapevoli del fatto che avrebbero potuto fare altrettanto con la marocchina
Per un anno un’educatrice del centro d’accoglienza lucchese è stata perseguitata da uno degli ospiti della struttura, così innamorato di lei da pretendere di sposarla. I numerosi riufiuti della donna non hanno fatto desistere lo straniero dai suoi propositi, anzi: le sue persecuzioni sono diventate sempre più ossessive, fino ad arrivare all’aggressione odierna
Per un anno un’educatrice del centro d’accoglienza lucchese è stata perseguitata da uno degli ospiti della struttura, così innamorato di lei da pretendere di sposarla. I numerosi riufiuti della donna non hanno fatto desistere lo straniero dai suoi propositi, anzi: le sue persecuzioni sono diventate sempre più ossessive, fino ad arrivare all’aggressione odierna
Lo straniero era finito in manette nel 2017 dopo essere stato colto in flagranza di reato: a quel tempo il giudice non aveva convalidato la misura cautelare. Numerose intercettazioni all’interno della struttura d’accoglienza hanno portato alla luce un losco traffico di sostanze stupefacenti ed il giudice ha accolto il ricorso del pm: ieri l’arresto
Lo straniero era finito in manette nel 2017 dopo essere stato colto in flagranza di reato: a quel tempo il giudice non aveva convalidato la misura cautelare. Numerose intercettazioni all’interno della struttura d’accoglienza hanno portato alla luce un losco traffico di sostanze stupefacenti ed il giudice ha accolto il ricorso del pm: ieri l’arresto