Momenti di tensione martedì scorso all’interno di una struttura d’accoglienza di Carignano (Torino), dove è scoppiata una violenta lite fra richiedenti asilo.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, a causare la zuffa sarebbe stato un ragazzo di nazionalità senegalese. Incurante dei compagni, il giovane ricorreva ininterrottamente all’utilizzo di una stufa tenuta nella propria stanza, sprecando così ingenti quantitativi di energia elettrica e limitando l’utilizzo di apparecchi elettronici agli altri ospiti.
Il dispendio energetico era tanto elevato che, stando a quanto lamentato dagli altri extracomunitari, il contatore generale arrivava spesso a saltare, provocando numerosi black out.
All’ennesima interruzione di corrente, dunque, sono cominciate le proteste ed in poco tempo la situazione è degenerata. Fra il senegalese ed altri cittadini stranieri si è generato un acceso diverbio, sfociato poi in lite. In quegli attimi concitati, il giovane africano ha addirittura preso a pugni una porta a vetri, mandandola in frantumi.
Inutili i tentativi degli educatori, che infine hanno dovuto rivolgersi alle forze dell’ordine. In breve una pattuglia di carabinieri ha raggiunto lo stabile di via Silvio Pellico, dove si trova il centro gestito dalla coop “Tra me”.
Sul posto anche i volontari del 118 che si sono occupati, una volta tornata la calma, di medicare il senegalese.Quest’ultimo è stato poi semplicemente trasferito in un’altra struttura d’accoglienza, sita a Carmagnola (Torino).
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