Il raìs in una lettera ha implorato il presidente degli Stati Uniti di mettere fine "a una guerra ingiusta contro un piccolo popolo di un Paese in via di sviluppo". Poi ha scritto che il suo Paese è stato colpito dalla campagna della Nato più moralmente che fisicamente e che una società democratica non può essere costruita attraverso missili e attacchi aerei
Resta infuocata la situazione in Libia. Secondo Al Jazeera ci sarebbero stati altri 17 morti a Bengasi. L'Interpol spicca un mandato di cattura internazionale per il leader e 15 collaboratori per impedirne la fuga e bloccare i beni. Scoppia la rivolta anche in Yemen e l'esercito apre il fuoco sui ribelli
Contrariamente a quanto hanno riferito le agenzie di stampa, tra giovedì e venerdì sarebbe successo ben poco, in Libia. La testimonianza di un italiano che opera nel Nord Africa rafforza questa tesi. In prima fila col raìs che minaccia il mondo / F. Biloslavo
Secondo Human Rights Watchin tre giorni di manifestazioni le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone. Oscurato internet in tutto il Paese. Il figlio di Gheddafi è assediato a Bengasi. Giallo in Tunisia, secondo la tv France24 Ben Alì sarebbe morto
Berlusconi: "Cambiati i nostri rapporti, un tempo difficili. Chiusa una pagina dolorosa". Il colonnello: "Svolta storica. I precedenti governi italiani hanno tentato un accordo, senza riuscirci". Polemiche per l'immagine di un leader della resistenza libica appuntata sul petto. Il Senato nega l'aula al colonnello: e il Pd litiga