Tripoli - Le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone in Libia in tre di giorni di manifestazioni. Lo afferma Human Rights Watch citando testimonianze di fonti mediche e di residenti. Ieri sera Amnesty international aveva fornito un bilancio di 46 morti. "Le autorità libiche devono porre fine immediatamente agli attacchi contro i manifestanti pacifici e proteggerli da gruppi antigovernativi", si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria che ha sede a New York.
Bloccata la rete Nella notte il regime di Muammar Gheddafi ha bloccato completamente i collegamenti a Internet in Libia, per oscurare la rivolta e i collegamenti tra gli attivisti dell’opposizione. A dare notizia del blackout è stata la Arbor Networks, una società americana specializzata nella sorveglianza del traffico sul web. Tripoli ha «bruscamente interrotto l’accesso alla rete alle 2.15 locali (l’1.15 in Italia). Le connessioni a Interner erano già molto disturbate da venerdì. Nelle proteste anti-Gheddafi che hanno infiammato soprattutto la Cirenaica ci sono stati almeno 41 morti, 46 secondo Amnesty Internation
Figlio di Gheddafi è assediato Il figlio di Gheddafi, Saadi, si trova a Bengasi assediato dai manifestati che vogliono arrestarlo, secondo quanto riferisce il sito Internet del quotidiano ’Libya El Yom’. Lo stesso giornale parla inoltre di una forza militare speciale, capeggiata da Abdallah Al Senoussi -genero e capo della guardia speciale dello stesso Gheddafi- e composta da circa 1500 soldati, diretta nella città nell’est del Paese per prelevare Saadi e riportarlo a Tripoli.
Tunisia, la tv: Ben Alì è morto L'ex presidente tunisino Zine al-Abidine Ben Ali è
morto, secondo fonti francesi citate dall’emittente di informazione continua France 24. Il decesso dell’ex leader tunisino, deposto il 14 gennaio dopo 23 anni al potere, sarebbe avvenuto dopo due giorni di coma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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