La Marcegaglia agli industriali: "Quando si dice che siamo andati meglio di altri Paesi non è vero, siamo stati fortemente colpiti dalla crisi". Poi spiega: "Il peggio è alle spalle, ma abbiamo un problema di crescita"
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Nel rapporto di autunno il centro studi di Confindustria ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2011: +1,3% rispetto al +1,6% di giugno. Sulla ripresa la performance è tra le peggiori. Preoccupa il mercato del lavoro. Ma la Marcegaglia: "Il peggio è alle spalle"
Le preoccupazioni della leader degli industriali: "I conflitti personali, un governo che forse non ha più la maggioranza, non aiutano la crescita del Paese". Ma la Lega ribatte: "Vedremo in parlamento se questa maggioranza esiste ancora"
Bruxelles rivede al rialzo le previsioni di crescita dell’economia europea per il 2010: il pil si attesterà all’1,7%. Trainano Germania e Polonia. Italia ancora indietro: "LPesa il mercato del lavoro, resta fragile"
L’Italia nel terzo trimestre di quest’anno potrebbe registrare un calo del prodotto interno lordo dello 0,3%. Nell’Interim assessment, l'Ocse si riserva tuttavia un margine di errore di un punto e mezzo percentuale
Il governatore della Banca d’Italia: "Ci sono maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni". L'impressione è di una ripresa con basi più ampie e con segnali positivi sia nei consumi sia negli investimenti
A trainare la ripresa non sono più gli Stati Uniti e il Giappone che rallentano la crescita, ma Germania e Regno Unito. In coda all'Europa l'Italia: su base annua il pil sale dell'1,1%
Aumenta la spesa pensionistica: +4,3% nel 2009. Ma un assegno su due resta sotto quota mille euro. E le pensioni con importo superiore ai 2mila euro diventano una rarità
Nonostante i timori della Bce, il pil tedesco segnato un aumento del 4,1% rispetto all'anno precedente: l’economia della Germania sta così crescendo al ritmo più veloce dalla riunificazione iniziata nel 1991. Bene anche l'Italia che riduce sensibilmente il debito pubblico
Secondo un sondaggio realizzato insieme alla Confcommercio, per i cittadini la qualità della classe dirigente è il probema più grave, peggiore anche della disoccupazione e della corruzione