In viaggio tra i fronti del Califfato islamico che i curdi cercano di riguadagnare Sostieni il reportage
Siamo andati nel Kurdistan iracheno dove i cristiani sono perseguitati. I nostri occhi in questa terra in balia dell'Isis stavolta sono quelli di Marco Maisano e Giacomo Betti
Sono molto giovani e fanatizzati, il loro obiettivo è la costruzione di un mondo senza "infedeli". Chi non si converte deve morire. Sostieni il reportage
A Ras al-Ain il campo delle milizie curde siriane, che prestano giuramento alla fine del loro addestramento. Molte donne tra i combattenti che hanno contribuito alla liberazione di Kobane
A Erbil i rifugiati: "Qui muoriamo. Aprite le porte e concedeteci i visti per emigrare da questo Paese orribile". La maggior parte dei 120mila cristiani vuole andarsene
Nel loculo A 203 sopravvive la famiglia di Cristina Khader Ebada, una bimba di tre anni. La madre è disperata: “Sono arrivati a Karakosh urlando che i cristiani dovevano andarsene. Hanno preso la mia bambina. Non l’ho più vista e non so dove sia”.
La chiesa caldea di Sant’Elia si trova ad Ainkawa, sobborgo cristiano di Erbil. Nell’ampio giardino, in mezzo alle case, padre Bazi organizza come può una tendopoli che ospita 522 anime
I rifugiati di Erbil: "Qui stiamo morendo. Aprite le porte e concedeteci i visti per emigrare da questo paese orribile"
In Turchia, nell'area di Sanliurfa, i curdi celebrano i funerali dei combattenti morti a Kobane. Gli uomini dello Stato islamico stringono d'assedio da settimane la città, poco distante dal confine
Nelle foto il materiale del primo carico di equipaggiamento militare stivato in un Antonov in partenza per il Kurdistan iracheno