Il parlamento israeliano approva la legge che retroattivamente legalizza circa 4.000 abitazioni di coloni costruite in Cisgiordania su terre private palestinesi
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è disposto a concedere ai palestinesi solo uno "Stato-ridotto". Lo scrive il quotidiano Haaretz
Un militare di Hebron ha confiscato la bici alla bimba palestinese perché quella strada è riservata agli israeliani. Il filmato è diventato virale e il soldato è stato sospeso
Anwar è una bimba palestinese di otto anni che vive a Hebron. Stava giocando insieme ai fratelli in strada, quando un militare israeliano l'ha bloccata e le ha sequestrato la bici. La sua colpa è stata quella di stare su un percorso riservato agli israeliani, la al-Ibrahimi Sreet: una via principale della città che passa vicino alla Tomba dei Patriarchi e che dal 2012 le forze di sicurezza israeliane hanno chiuso ai palestinesi. La scena è stata ripresa dagli attivisti di B'Tselem, un'associazione che si occupa di promuovere e difendere i diritti umani nei territori occupati, che l'ha pubblicato sul canale YouTube.
Il campo profughi palestinese di Jal al Bahr si affaccia direttamente sul mare. Una lunga trafila di baracche semi distrutte con i tetti bucati o direttamente scoperchiati si allunga sul lungomare sabbioso. Dalle case escono dei bambini e corrono verso l’acqua. Per farlo, però, devono scavalcare interminabili cumuli di detriti che occupano tutta la spiaggia. Arrivati a riva mettono i piedi nell’acqua, ma non si tuffano. “Il mare porta malattie” mi dice uno di loro. A fianco delle baracche, su entrambi i lati, scorrono due rigagnoli che sfociano in mare. Sono gli scoli delle fognature di tutta la città
“Lei ha timbri israeliani sul passaporto?”. “È mai stato in Israele?” Alla mia risposta negativa la funzionaria mi guarda, mi riconsegna il documento e dice: “Sa, da Beirut ci chiedono di segnalare loro eventuali arrivi di persone che siano mai state in Israele, anche se con passaporti diversi di quelli in uso”. Sono a Malpensa e sto per decollare, la direzione finale è il Libano. Dove le autorità controllano scrupolosamente se nel passato di chi arriva vi siano legami con il vicino Stato ebraico. In tal caso l’accesso verrà negato
Per convincere le autorità a creare corse separate in Cisgiordania, cercavano di strappare commenti piccanti ai lavoratori
Materiale sequestrato all'aereoporto di Haifa. I giocattoli sono conosciuti come "Inciting Dolls", hanno kefiah e sassi in mano
Prosegue l'Intifada dei coltelli. Una guardia di frontiera accoltellata vicino alla Porta di Damasco. Ucciso l'aggressore. Una donna aggredita vicino alla fermata dell'autobus da un uomo che è riuscito a fuggire
I continui attacchi terroristici ai cittadini israeliani sono frutto di un piano preordinato. La propaganda filopalestinese ha trionfato ed è riuscita a mettere sullo stesso piano vittime e terroristi