Fino al 2011, prima che iniziasse la stagione di profondi cambiamenti passata alla storia con il nome di “primavere arabe”, solo pochissimi studiosi o analisti avrebbero pensato che tale fenomeno potesse essere l’anticamera dell’esplosione del radicalismo islamico o addirittura dello jihadismo
Al cantante, dalla voce troppo piccola per quel salone, non pare vero: finalmente un gruppetto di italiani in questo inverno che non vuole finire
Dalla Tunisia sono partiti oltre 6mila foreign fighter: "Hanno una copertura politica. Nessuno interferisce con loro”
Bergoglio elogia l'ex Capo dello Stato per il suo ok al secondo mandato. Tra i "grandi dimenticati" annovera anche il sindaco di Lampedusa Nicolini
Così l'informazione omologata e politicamente corretta ha spianato la strada ai tagliagole del Califfato
Lo scorso dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un importante documento intitolato “Strategia di sicurezza nazionale”. Un capitolo di questo testo è dedicato alle “rivoluzioni colorate". Come è noto, i politici russi ne hanno un giudizio diametralmente opposto rispetto a quelli occidentali e parlano apertamente di “una delle principali minacce per la sicurezza nazionale della Russia”, individuando tra i responsabili di queste rivolte “gruppi radicali che usano ideologie estremiste nazionaliste e religiose, Ong straniere e internazionali e privati cittadini"
L'ex calciatore del Perugia Saadi Gheddafi appare in un video. Occhi bendati e poi torturato
Il sogno di un grande Stato Islamico riunito passa dalla Tunisia per coalizzarsi con Mali e Nigeria. E non è un caso che sotto le bandiere nere militano duemila tunisini jihadisti
La Tunisia è stato il Paese che ha inaugurato la stagione delle Primavere arabe. Ora ne raccoglie i frutti
La mappa del terrore attorno all'Europa sembra crescere ogni giorno. E le sigle evocano una lunga scia di sangue. Sostieni il reportage