Il gruppo di industriali chiede di destinare i fondi delle sanzioni alla manutenzione stradale per evitare i numerosi incidenti

Il gruppo di industriali chiede di destinare i fondi delle sanzioni alla manutenzione stradale per evitare i numerosi incidenti
In occasione della festa della donna, vengono offerti cento sistemi satellitari ad altrettanti guidatrici che si iscrivono sul sito www.fondazioneania.it, rendendo anche disponibile online un vademecum per la corretta manutenzione del veicolo
Il tema è al centro del Summit mondiale sulla sicurezza stradale in corso a Mosca. Oltre che di vietare la sigaretta in auto, si discute sull'utilità di proibire l'uso del cellulare anche con i sistemi vivavoce. Il presidente Gelpi trova l'appoggio di Usa, Regno Unito e Messico
Lontano l'obiettivo di ridurre del 50% i decessi entro il 2010. Gelpi (Aci): «Rapida approvazione del testo unificato sulla sicurezza stradale e Codice Ue della Strada, maggiore formazione dei conducenti, divieto di fumare e telefonare al volante, infrastrutture più moderne e sicure»
La Fondazione Ania chiede al governo di adottare un piano strategico incisivo per affrontare l'emergenza. A rischio l'obiettivo di dimezzare, entro il 2010, le vittime in incidenti. Il presidente Salvati: «Servono regole più chiare, meno norme e controlli rigorosi»
I dati di un'indagine Direct Line-Nextplora: al primo posto delle paure c'è l'imprudenza degli altri. Solo il 15% degli interpellati dichiara che si fermerebbe ad aiutare una persona in difficoltà. Elevato il numero di chi è terrorizzato di restare appiedato per un guasto
Via alle nuove norme: chi ha appena preso la patente non potrà bere, pene a 15 anni per chi uccide qualcuno guidando ubriaco o drogato, narcotest a sorpresa. L'obiettivo: approvarle al Senato prima di agosto
La bicicletta è più pericolosa di auto, motocicli e pullman, lo denuncia l'Asaps. Ogni giorno sulle strade muore un ciclista, è come se in un anno sparissero due gruppi del Giro d'Italia
Da uno studio dell'European transport
safety council emerge che solo in Romania
gli automobilisti sono meno attenti
alla sicurezza passiva della vettura
E per la tutela dei bambini
siamo addirittura fanalini di coda