sparatoria

Aveva suscitato scalpore, lo scorso maggio, la notizia di una violenta sparatoria tra bande rivali di motociclisti a Waco, in Texas. La cittadina era già tristemente famosa per l'assedio del ranch della setta dei davidiani nel 1993, finito dopo 50 giorni con un incendio in cui morirono 76 persone. Sei mesi fa, invece, la strage dei motociclisti, una sorta di maledizione per la località a metà strada tra Dallas e Austin.Il bilancio era stato di 9 morti, 18 feriti e 192 motociclisti arrestati. Erano state confiscate oltre 490 armi, di cui almeno 150 pistole. In quell'occasione lo scontro è partito in un bagno, con una scazzottata per motivi ancora da accertare, forse per un diverbio nato a tavola o per un parcheggio conteso, poi si è spostata nella sala del ristorante trasformandosi in una maxi rissa con coltelli, catene e mazze. Erano almeno cinque i gruppi nel locale tra cui solitamente non scorre buon sangue, tra questi i Cossacks, i Bandidos e gli Scimitars. Dal ristorante la rissa da saloon si è trasferita nel parcheggio del Central Texas Commercial Center, uno dei mall più grandi della zona, sempre affollatissimo di domenica.Qui sono saltate fuori pistole e revolver e si è scatenato l'inferno. Presto a terra, sparse in due diverse aree del parcheggio, si sono ritrovate una decina di persone. La polizia è intervenuta subito, perché era stata allertata dell'eventualità che tra le bande in conflitto potesse scoppiare qualche disordine, e gli agenti hanno riportato a fatica la calma dopo essere stati costretti a loro volta ad aprire il fuoco.In questi giorni la polizia di Waco, ha diffuso le immagini - riprese poi da un notiziario della CNN - di quella carneficina con i centauri che sparano tra di loro, scappano, si nascondono o si accasciano a terra, per ripararsi o perché colpiti dalle pistolettate.

Adriano Palazzolo
Sparatoria tra bande di motociclisti

La reporter Alison Parker e l'operatore Adam Ward, della rete locale WDBJ7, che trasmette in Virginia da Roanoke, sono rimasti uccisi questa mattina durante un'intervista televisiva. I due erano impegnati in un servizio alla Bridgewater Plaza di Moneta, quando colpi d'arma da fuoco hanno interrotto le news. La rete ha confermato il loro decesso. Gli inquirenti danno la caccia al responsabile dell'aggressione. Ancora da chiarire le ragioni del gesto.

Lucio Di Marzo
Due giornalisti americani uccisi in diretta televisiva

Quattro colpi per fare una strage. Terrore in un bar in Argentina dove un uomo ha ucciso il suo legale per poi suicidarsi guardando le telecamere di sorveglianza. La tragedia si è consumata in pochi minuti. Il killer è entrato in una pasticceria affollata di Corrientes, in Argentina. Il locale era pieno, e diversi uomini erano seduti al tavolo per leggere il giornale. L'uomo, Carlos W. Martinez sapeva che il suo avvocato frequentava proprio quel bar. Così lo ha pedinato e ha atteso che si accomodasse in uno dei tavolini del bar. Poi il blitz. Il killer è entrato e ha subito fatto fuoco sull'avvocato. Due colpi alla schiena, poi uno alla testa.

A questo punto, dopo essersi accertato della morte dell'avvocato ha tentato la fuga. Ma a un tratto si ferma e guarda la telecamera di sorveglianza nel locale. Forse comprende che non ha scampo per la giustizia. E così in un attimo decide di rivolegere l'arma verso se stesso e di premere il grilletto. Dopo il colpo anche il killer cade morto accanto al suo avvocato.

Mario Valenza
Entra nel bar e uccide il suo avvocato: poi si spara in testa

Due uomini armati hanno aperto il fuoco a una mostra di caricature del profeta Maometto nel sobborgo Garland di Dallas, in Texas, e sono stati poi uccisi dalla polizia. La sparatoria è avvenuta domenica poco prima delle 19 ora locale e tra i relatori c'era il politico olandese xenofobo Geert Wilders, che per le sue idee è inserito nella lista di al-Qaeda dei bersagli. La sparatoria è avvenuta in un parcheggio del Curtis Culwell Center, un'area coperta che si trova a nordest di Dallas, mentre all'iniziativa stavano partecipando circa 200 persone. I due aggressori sono arrivati in auto fino all'edificio quando l'evento stava per finire e hanno aperto il fuoco con fucili automatici contro una guardia, colpendola a una gamba. Gli agenti di polizia che si trovavano sul posto per contribuire alla sicurezza hanno ucciso entrambi i sospetti

LaPresse
Dallas, spari alla mostra sulle caricature di Maometto

Tre morti al Palazzo di Giustizia di Milano, dove un uomo ha aperto il fuoco, uccidendo l'ex legale, un giudice e un co-imputato in un processo per bancarotta. Fuggito, è stato poi arrestato dai carabinieri

Monica Serra
Il tribunale sotto attacco
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