Ungheria

Costruiamo muri perché abbiamo cancellato le frontiere tra le nazioni. Il "senza-frontierismo" è la quintessenza del capitalismo

Sebastiano Caputo
Immigrazione, l'elogio delle frontiere

Nelle ultime 24 ore oltre 3mila clandestini entrati in Ungheria. Situazione esplosiva nei campi profughi: in 300 sfondano le recinzioni e fuggono. In marcia anche i migranti bloccati sul treno. E Budapest dichiara lo stato di emergenza e vara nuove leggi restrittive

Sergio Rame
Ungheria nel caos: immigrati a piedi verso Vienna, un morto nel campo profughi

Da Budapest fino a Vienna. Centinaia di profughi sono fuggiti da un campo in Ungheria e hanno iniziato una marcia a piedi verso l'Austria. Moltissimi si rifiutano di farsi registrare e cercano di attraversare il confine

Da Budapest a Vienna: la marcia a piedi dei profughi

Prosegue, per il secondo giorno consecutivo, l'impasse tra la polizia ungherese e circa 500 rifugiati che si trovano a bordo di un treno bloccato a Bicske, una città a nordovest di Budapest che ospita uno dei cinque centri del Paese per i richiedenti di asilo. La stragrande maggioranza di loro si rifiuta di andare nel centro, dove le autorità chiedono che vengano registrati. Solo 16 hanno acconsentito volontariamente ieri ad essere registrati, mentre gli altri - che per la maggior parte puntano ad arrivare in Germania - non vogliono chiedere asilo in un Paese economicamente depresso. La polizia ha offerto ai rifugiati acqua, frutta e dolci ma loro hanno rifiutato, gridando "No cibo, no cibo" in segno di protesta

Budapest, gli immigrati buttano via il cibo
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