Open Arms, Zaia: "Non faccio difensore Salvini, ma nelle carte c'è tutta la verità dei fatti"

"Non faccio l'avvocato difensore di Salvini, c'è già Giulia Bongiorno, ma le carte le ho lette, e se si leggono non ci vedo la volontà di sequestrare delle persone a bordo": lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a proposito del rinvio a giudizio del ministro Salvini per il caso Open Arms durante l'incontro odierno a Palazzo Balbi. "Sono fiducioso nella magistratura, la inquirente fa la sua parte ma non è la giudicante - aggiunge Zaia - e sono certo che le carte che ho letto anch'io, perché è tutto documentato, verranno lette e così il giudizio rimetterà in ordine le cose che sono accadute e si vedrà che in quei giorni non c'era un pazzo che è andato lì a dire che non dovevano scendere ma morire di stenti. Anche perché durante il governo Conte 2 i giorni di permanenza a bordo dei migranti erano arrivati a essere anche il doppio rispetto a quando era ministro Salvini". Regione Veneto (Alexander Jakhnagiev)

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