Sai leggere il tuo emocromo? Cosa significano i leucociti alti: quando preoccuparsi

I leucociti sono la nostra prima linea di difesa, e il loro valore nei risultati dell'emocromo è uno dei più importanti. Ecco come e perché possono cambiare di numero

Sai leggere il tuo emocromo? Cosa significano i leucociti alti: quando preoccuparsi
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Saper leggere i risultati degli esami del sangue è importante per essere consapevoli del nostro stato di salute; fra i valori dell'emocromo, uno di quelli più importanti è sicuramente il dato relativo alla conta dei leucociti, cellule indispensabili per la risposta immunitaria. Ma cosa sappiamo di questi nostri alleati?

Cosa sono i leucociti

Conosciuti anche come globuli bianchi, i leucociti sono cellule molto mobili, facenti parte del sistema immunitario. Si trovano ovviamente nel sangue, ma anche nel sistema linfatico e nei tessuti. Sono la nostra prima linea di difesa contro i possibili attacchi da parte di patogeni, corpi estranei e cellule anomale. I leucociti si originano nel midollo osseo e in condizioni di salute normali, il loro numero è stabile e costante.

Esistono cinque categorie di leucociti. I Neutrofili, che sono i primi a intervenire in caso di attacchi esterni da parte di batteri e patogeni (costituiscono il 50-80% dei globuli bianchi); i Linfociti, responsabili della risposta immunitaria adattiva e preposti alla produzione di anticorpi (costituiscono il 20-40% di tutti i leucociti); i Monociti, in grado di trasformarsi in macrofagi per fagocitare gli agenti patogeni; i Basofili, che hanno un importante ruolo nelle risposte allergiche; gli Eosinofili, fondamentali contro le infestazioni parassitari e coinvolti nelle reazioni allergiche.

Grazie alla loro incredibile capacità di spostarsi, sono in grado di migrare in varie zone del nostro organismo per contrastare infezioni o danni. Una volta rimediato al problema, si ritorna alle condizioni precedenti, in pieno equilibrio. Ed è proprio sulla questione "equilibrio" su cui dobbiamo concentrarci. Come abbiamo visto, quando siamo in salute la conta dei leucociti resta tutto sommato invariata e costante. Quando nell'emocromo troviamo un numero particolarmente elevato di queste cellule, allora è bene fare accertamenti, senza però farsi prendere subito dall'ansia. Sono infatti molteplici le ragioni per le quale la conta dei leucociti può salire.

Le alterazioni di numero

In condizioni di salute ottimali, i leucociti si attestano intorno alle 4.000 e le 11.000 unità ogni microlitro di sangue, anche se delle lievi fluttuazioni sono ammesse. Quando il loro numero aumenta in modo considerevole, significa che c'è una risposta immunitaria in corso. Spesso un incremento di neutrofili sta a indicare che le nostre difese stanno combattendo contro un patogeno o, più generalmente, un'infezione. I neutrofili salgono anche in caso di infarto. Gli eosinofili, invece, sono associati alle reazioni allergiche, oppure alle infestazioni parassitarie. In certi casi più rari, invece, rivelano la presenza di malattie autoimmuni come il lupus.

Quando a salire, invece, è il numero dei basofili, può esserci il sospetto di leucemia mieloide cronica. Mentre una crescita del numero dei monociti può indicare un'infezione cronica causata, ad esempio, da malaria o tubercolosi. Un aumento dei linfociti, invece, può essere spia di infezioni croniche, o virali (per esempio, mononucleosi o epatite).

Un aumento di leucociti non indica per forza uno stato patologico in corso.

Il fumo di sigaretta, ad esempio, può far salire il valore, così come l'ansia e lo stress, che rilasciano il cortisolo, capace di stimolare la produzione dei globuli bianchi. Anche l'attività fisica molto intensa, in certi casi, può contribuire a un incremento dei leucociti.

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