Un Pasolini alla corte del Papa. Non è Pier Paolo, ovviamente, ma Roberto, frate cappuccino 53enne nominato nuovo predicatore della Casa Pontificia. Prende il posto del cardinale Raniero Cantalamessa che lascia il ruolo dopo ben 44 anni. Un'eredità pesante considerata la fama mondiale del francescano 90enne "premiato" da Bergoglio nel 2020 con la berretta cardinalizia. Ne è consapevole padre Pasolini che ha commentato con parole di umiltà e gratitudine la nomina ricevuta: "quando ero giovane fraticello studente - ha detto a L'Osservatore Romano - ascoltavo le sue catechesi e le sue predicazioni in taverna con altri studenti, mangiando castagne e bevendo vino, ed eravamo così contenti che uno di noi fosse lì, nel cuore della Chiesa, ad annunciare il Vangelo e mai mi sarei immaginato che un giorno questo onore, questo onere, potesse toccare la mia vita".
Chi è il nuovo predicatore
Nato a Milano, biblista, il nuovo predicatore è già stato autore di meditazioni pubblicate sui media vaticani. Nei suoi libri ha affrontato temi come il rapporto tra la libertà dell'uomo e Dio e la liberazione dai sentimenti di colpa. Pasolini è stato in passato studente nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, ateneo visitato lo scorso 5 novembre dal Papa. Nella sua attività pastorale, il neopredicatore non disdegna l'utilizzo dei social con la pubblicazione di reel contenenti le sue catechesi ed il ricorso all'intelligenza artificiale a corredo dei suoi commenti sul Vangelo del giorno. Pasolini è anche conosciuto per i corsi sui Dieci Comandamenti.
Le critiche
La nomina è stata festeggiata dall'ex università e dai Frati Minori Cappuccini a cui, da tradizione, spetta il ruolo di predicatore della Casa Pontificia. Il nome di Pasolini, però, non è piaciuto a tutti. Luisella Scrosati su La Nuova Bussola Quotidiana ha commentato un cliclo di incontri tenuto dal cappuccino e intitolato “Omosessualità e vita cristiana”. La giornalista ha scritto che Pasolini in queste "lezioni" ha proposta una rilettura di alcuni passi biblici per "dimostrare a tutti i costi che l'amore omosessuale avrebbe illustri precedenti in alcuni personaggi della storia sacra". Il frate sembra essersi distinto, inoltre, per la difesa della dichiarazione Fiducia supplicans sulla benedizione delle coppie formate da persone dello stesso sesso. Il blog Messainlatino.it ha proposto la trascrizione di un intervento di Pasolini sul tema omosessualità, commentando un passaggio in cui il frate "giudica non sconveniente pensare che vi fosse una relazione omosessuale tra il centurione ed il suo servo e in cui giunge ad ipotizzare relazioni omosessuali tra Gesù ed i suoi discepoli". Un esempio citato anche da Dagospia secondo cui, con la nomina del francescano, "la bandiera Lgbt sventola in Vaticano".
Il ruolo del predicatore
Toccherà a padre Pasolini le prediche d'Avvento alla presenza del Papa e della Curia Romana. Sarà questo il suo esordio al posto del 90enne Cantalamessa, ora predicatore emerito e residente nell’Eremo dell’Amore Misericordioso a Cittaducale, già noto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive sulla Rai e i commenti del Vangelo. Il predecessore di Pasolini ha mantenuto questo ruolo per una durata record, lavorando con ben tre Papi: Giovanni Paolo II che lo chiamò nel 1980, Benedetto XVI e Francesco.
Scherzando, l'ex predicatore ha sostenuto che la sua longevità nell'ufficio si doveva al fatto che "i papi si sono probabilmente resi conto che quello è il posto dove il padre Cantalamessa può fare meno danno alla Chiesa". Al predicatore spettano circa otto prediche l'anno, nella Quaresima e nell'Avvento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.