
La moneta virtuale torna a scorrere nel portafoglio degli italiani. A fine dicembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è salito a oltre 2,6 miliardi di euro (+34%), dopo le contrazioni registrate nel secondo e terzo trimestre dell'anno. In aumento anche il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 7% per un totale di oltre 1.6 milioni di soggetti. Lo registrano i flussi trimestrali inviati dagli operatori iscritti nella sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall'Organismo Agenti e Mediatori.
I clienti, specifica l’Oam, sono per la quasi totalità (99,91%) persone fisiche: il 35% appartiene alla fascia d'età tra i 18 e i 29 anni, il 29% alla fascia d'età compresa tra 30 e 39 anni (29%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d'età, arrivando all'1% per gli ultrasettantenni. Il quadro cambia se si osservano i dati relativi al saldo totale delle valute virtuali che assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con un'età compresa tra i 40 e i 60 anni: in particolare sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, vedono percentuali significative 4 soprattutto per questa fascia di età.
Il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume invece percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni. Analogamente il maggior numero di trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale, è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 74%). Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico la più ampia percentuale di soggetti risiede all'estero (55%) mentre un 24% risiede al Nord e il 14% in Centro Italia. Il saldo totale delle valute virtuali assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti con sede legale in Italia collocata al Nord con un 50,8% mentre l'41,5% riguarda la clientela con sede all'estero.
Per quanto concerne invece sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si rilevano percentuali significative soprattutto per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all'estero. 5 Inoltre, si rileva che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all'estero. Analogamente i trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale, sono stati eseguiti per la stragrande maggioranza da società con sede legale all'estero (oltre l'88%).
L’impennata del valore delle criptovalute corrisponde
all’andamento delle valute virtuali sul mercato internazionale, influenzato dalle aspettative sulla presidenza Trump. Il 5 dicembre scorso il Bitcoin aveva infatti superato per la prima volta i 100mila dollari.
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