
Una bandiera rosa con una scritta oscena, a sostituire il tricolore accanto ad uno dei principali monumenti cittadini. Atto goliardico di pessimo gusto oppure gesto a connotazione politica, ad opera magari di militanti femministe o transfemministe? In assenza di rivendicazioni dell'atto, questa è la domanda che stanno ponendosi a Pistoia, a seguito di quanto avvenuto nelle scorse ore. Ignoti hanno infatti preso di mira il monumento ai Caduti situato in piazza San Francesco (che i pistoiesi conoscono familiarmente come piazza Mazzini) rimuovendo al contempo la bandiera italiana. Ed al posto del tricolore, è stato issato uno striscione rosa con la scritta "Zoccole sempre", poi rimosso. A denunciare l'episodio è stata Emanuela Checcucci, consigliera comunale di Forza Italia nella città toscana e membro della maggioranza, non nascondendo lo sdegno.
"Non so chi possa avere fatto questo gesto. Certo è, che, colui o colei che si è preso l'arbitrio di togliere il tricolore e sostituirlo con una bandiera con una frase incomprensibile, è sicuramente un soggetto ignorante - il suo pensiero, espresso in una nota sui social - nel vero senso del termine, cioè che non che non sa, non conosce il valore che ha il tricolore e che oltraggiare la bandiera è un reato. Auspico pertanto che le telecamere di zona abbiano individuato il soggetto che ha fatto questa bravata". Sulla questione è intervenuta anche l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi: anche l'esponente del Carroccio, nel condannare quanto avvenuto, chiede che vengano individuati i responsabili. E rilancia l'ipotesi che indicherebbe nel gesto una provocazione di stampo ideologico.
“Quanto accaduto a Pistoia è un atto vergognoso e inaccettabile. La sostituzione del tricolore accanto al monumento ai caduti di Piazza San Francesco con una bandiera contenente scritte provocatorie è un oltraggio alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la nostra Patria. Si tratta di un gesto grave che non può essere minimizzato né sottovalutato - ha detto Ceccardi - questo è un affronto non solo alla nostra storia e ai nostri eroi, ma anche a tutti gli italiani che credono nei valori dell’identità nazionale e del rispetto per chi ha difeso la libertà del nostro Paese. È inaccettabile che si tenti di strumentalizzare simboli così importanti per mere provocazioni ideologiche. Auspico che le autorità competenti individuino e perseguano i colpevoli con la massima severità.
La nostra bandiera è il simbolo dell’unità nazionale e del sacrificio di milioni di italiani. Non permetteremo che venga calpestata dall’arroganza di chi non ha rispetto per la nostra storia e la nostra identità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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