Conte: "Guerrafondai, rischio escalation". E attacca von der Leyen e Meloni

Contro il riarmo dell'Ue protesta del Movimento 5 Stelle a Strasburgo e a Bruxelles

Conte: "Guerrafondai, rischio escalation". E attacca von der Leyen e Meloni
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Mentre Ursula von der Leyen parla alla plenaria del Parlamento europeo invocando la necessità che il Vecchio Continente si riarmi, per difendersi dalle minacce di Putin, all'assemblea va in scena la protesta dei Cinque stelle, con cartelli e scritte pacifiste. È una protesta silenziosa quella contro il Rearm EU di cui è protagonista l'ex premier Giuseppe Conte, con una delegazione dei parlamentari anche nella tribuna destinata al pubblico del Parlamento europeo. Non appena l’eurodeputato M5s Danilo Della Valle finisce di parlare, mentre sta mettendo una bandiera della pace sul banco dei Commissari, la delegazione dei Cinque Stelle mostra alcuni piccoli manifesti colorati con queste scritte: "Basta armi", "No al riarmo", "Più lavoro meno armi". Contemporaneamente, fuori dal Parlamento di Strasburgo, va in scena una protesta dei pentastellati sempre sullo stesso tema.

"Noi stiamo creando ancora più insicurezza - dice Conte - perché stiamo lanciando un segnale, anziché nella giusta direzione di una prospettiva di pace, sicurezza, dialogo, mediazione, stiamo andando in una prospettiva di controminaccia. Quindi stiamo alimentando un’escalation militare, né più né meno. Oggi von der Leyen e tutti i nostri governanti europei si prendono il rischio di crearci una prospettiva di guerra, ci portano in una economia di guerra".

"Von der Leyen mente"

E prosegue: "Non è vero che in Europa investiamo meno comparativamente alla Russia. È stata assolutamente smentita questa. Oggi von der Leyen ha ripetuto questa sciocchezza. Dobbiamo dire che non è vero. I nostri cittadini dobbiamo dire che non è vero. Noi investiamo meno. Investiamo peggio. Ma con RiarmEU andiamo a investire ancora in modo pessimo addirittura, quindi se davvero ci fossero dei governanti in questo momento seri che ci rappresentano, dovrebbero ritrovarsi settimane, mesi, quel che occorre e tirar fuori un serio progetto di difesa comune che significa coordinamento degli acquisti, strategie integrate, significa un’unità di comando. Anche sul piano dell’efficienza stiamo andando nella direzione completamente sbagliata. Ma ripeto, non illudiamo i nostri cittadini".

"Da Meloni presa in giro"

Conte si sofferma anche sulla proposta di FdI di cambiare il nome da ReArmEU a DefendEU. "Non dobbiamo prendere in giro i cittadini, quindi almeno Von der Leyen ci mette la faccia e ci porta in economia di guerra. Meloni ci porta in economia di guerra volendo cambiare nome al piano ReArm. È la presa in giro più solenne, più inaccettabile che si possa concepire. Ma non è la prima, noi siamo abituati. Sono ormai quasi tre anni che assistiamo a tante giravolte, tante prese in giro e bugie del governo Meloni".

Cartelli M5S contro la guerra

Carfagna: ipocrita chi parla di sicurezza senza strumenti per garantirla

“Chi vuole un’Europa disarmata e sventola cartelli pseudo pacifisti fa solo un regalo a chi oggi ci minaccia e domani potrebbe aggredirci. Conte e i 5Stelle giocano con gli slogan, ma parlare di sicurezza europea senza gli strumenti per garantirla è solo ipocrisia. Rafforzare la difesa comune non tradisce i nostri valori: li protegge. Serve serietà, non demagogia”. Lo scrive su X Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati-Centro Popolare.

Patuanelli espone in Aula la bandiera della pace: "Piano von der Leyen pietra tombale sulla difesa comune"

Al temine del suo intervento sull'ordine dei lavori nell'Aula del Senato il presidente dei senatori del Movimento cinque stelle, Stefano Patuanelli, ha esposto una bandiera della pace. Secondo Patuanelli il Piano von der Leyen è un "elemento tombale su ogni possibile aspetto di difesa comune dell'Europa", infatti, ha spiegato: "Il Piano farà sì che ciascuno Stato membro investirà in armi per il proprio Paese. È la morte, per i prossimi 15 anni, di un progetto di difesa comune europea".

Per l'ex ministro "la stupidità" della frase "si vis pacem, para bellum", è "rappresentata dalla storia del nostro Pianeta". Una folta delegazione di parlamentari italiani M5s si sono recati ieri a Strasburgo per protestare contro il "Rearm Eu".

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