
La Commissione europea appoggia il Protocollo firmato con l’Albania per gli hotspot extra Ue, in attesa della decisione della Corte di giustizia europea sui Paesi sicuri nei quali è possibile fare procedure immediate di espatrio. Lo ha confermato oggi il commissario all’Interno Magnus Brunner, nel corso di un’intervista con l’Ansa, rispondendo ad una domanda sul protocollo firmato dal premier Giorgia Meloni e dal suo omologo di Tirana Edi Rama: «L’Italia è un partner molto importante per noi sul tema della migrazione e dei rimpatri - ha detto il commissario Ue - penso che l’Italia stia cercando di trovare nuovi modi per garantire che i rimpatri avvengano davvero ed è molto positivo avere nuovi approcci».
Nel 2026 dovrebbe entrare in vigore il nuovo Piano asilo e immigrazione, in cui gli hotspot extra Ue come l’Albania potrebbero avere una cornice giuridica comunitaria: «Dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni che funzionino nella pratica e ora sto lavorando alla creazione di un quadro giuridico per sostenere i 27 nell’effettuare i rimpatri in modo efficace, quindi condividiamo pienamente questo obiettivo», ha ribadito il commissario.
Che le misure di contrasto all’immmigrazione dell’Italia stiano funzionando lo dicono i dati statistici: nel 2024 sono sbarcati via mare appena 66.317 irregolari a fronte dei 157.
651 del 2023, al di là della fiammata di arrivi legata al caso Almasri e al controllo militare del porto di Zuwara conteso tra le forze libiche e un gruppo di miliziani interessati a lucrare sul mercato di uomini, i dati del Viminale sono in linea con l’anno scorso«L’Italia sta portando avanti una politica strutturale in tema di contrasto all’immigrazione clandestina e gestione dei flussi migratori, totalmente in linea con la cornice comunitaria e col le regole internazionali», dicono fonti della maggioranza a commento delle parole del commissario Ue Brunner. Palazzo Chigi è al lavoro per capire se è possibile trasformare i centri di Shengjin e Gjiader in Cpr per velocizzare anche le espulsioni di clandestini presenti sul territorio nazionale.
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